Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto dei reati di maggiore allarme per la comunità cittadina, sono state effettuate operazioni di controllo straordinario del territorio che hanno visto coinvolti gli operatori delle Squadra Volanti, della Squadra Mobile della Questura di Arezzo, nonché del Reparto Prevenzione Crimine Toscana .
L’operazione, ad alto impatto, ha avuto come obiettivi primari il controllo del territorio nella città di Arezzo, il contrasto dei reati predatori nonché di quelli inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti.
A tal fine, si è proceduto ad un controllo capillare dei quartieri e delle zone maggiormente esposte a tali forme di criminalità. Infatti, il puntuale monitoraggio del territorio ha permesso di individuare le realtà maggiormente sensibili e, pertanto, di maggior interesse all’azione di prevenzione e contrasto.
Nel corso della stessa, personale della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Arezzo, coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine per la Regione Toscana, ha proceduto al controllo di un motociclo in uso ad un uomo e una donna della città di Arezzo, già emersi nell’ambito del monitoraggio di Polizia, come possibili autori di reati di natura predatoria.
Il motorino, a seguito del controllo in banca dati della relativa targa, è risultato, tra l’altro, essere oggetto di un furto ai danni della pizzeria “Mondo Pizza” sita in Piazza Guido Monaco.
Gli occupanti si giustificavano della circostanza affermando di aver ricevuto il ciclomotore in uso da un loro conoscente, ma di non sapere nulla in merito alla provenienza dello stesso.
Procedendo ad un controllo degli stessi, tra le varie cose in loro possesso, veniva rinvenuto un cellulare di cui non sapevano giustificarne l’appartenenza.
Da un controllo incrociato con le denunce sporte negli ultimi tempi, l’apparecchio telefonico veniva ricondotto allo scippo messo a segno dai due malfattori, nei pressi di Viale Michelangelo, nello scorso 30 gennaio, ai danni di una donna.
Inoltre, le descrizioni dei due malfattori corrispondevano a quelle dei due controllati e il motorino risultava dello stesso tipo e marca di quello utilizzato per consumare il reato..
Gli operatori della Polizia di Stato, pertanto, si recavano al domicilio della vittima, al fine del riconoscimento del cellulare da parte della stessa.
Grazie alla fattiva collaborazione della donna si riscontrava la corrispondenza dei codici di fabbricazione dell’apparecchiatura telefonica, fugando qualsiasi dubbio sull’appartenenza alla stessa.
L’attività di indagine svolta dalla locale Squadre Mobile consentiva di individuare ulteriori elementi di riscontro attraverso il riconoscimento fotografico dei malviventi da parte della vittima e dei testimoni presenti al fatto puntualizzando, cosi, la responsabilità dei due malviventi
Vedendosi scoperti i due soggetti, assuntori di sostanze stupefacenti e senza fissa dimora, confessavano agli operatori della Polizia di Stato le loro responsabilità.
I due malfattori venivano sottoposti alle operazioni di fotosegnalamento e denunciati per ricettazione e furto con strappo, con richiesta di applicazione di misura di custodia cautelare in carcere.
Nei confronti della ragazza e stato, altresì, emesso provvedimento di Questore di rimpatrio con foglio di Via Obbligatorio nel Comune di residenza.
Nell’ambito dello stesso contesto di controlli straordinari del territorio svolti dal personale della Squadra Volanti coadiuvato dal Reparto Prevenzione Crimine Toscana, sono state controllate complessivamente 471 persone, di cui 16 stranieri extracomunitari, 420 automezzi, procedendo anche nel rinvenimento di un veicolo risultato rubato.
La suddetta attività di controllo ha consentito la contestazione di svariate violazioni al Codice della Strada, con sequestro dei veicoli nelle ipotesi previste dalla legge, nonché il rintraccio di un soggetto italiano, in possesso di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”, nei cui confronti si è proceduto al ritiro della patente di guida e al sequestro del veicolo.
Infine, si è proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria gli autori di un danneggiamento perpetrato ai danni di un furgone, commesso da due soggetti già pregiudicati per reati contro il patrimonio .