Il 10 gennaio u.s., a seguito di attività info-investigativa condotta dagli uomini del Commissariato di P.S. di Montevarchi con riferimento a un patito furto avvenuto nel febbraio dello scorso anno presso la discoteca Papillon di Monteroni d’Arbia in provincia di Siena, il personale della Polizia di Stato della Sezione Anticrimine e dell’ Ufficio Controllo del Territorio di quel Ufficio, procedeva al controllo di un’autovettura Audi A5 condotta da P. M., albanese di anni 42 e dimorante in provincia di Pistoia, intercettato presso il casello autostradale di Valdarno ove avrebbe dovuto incontrare un acquirente del materiale trafugato nel suddetto locale pubblico e consistente in strumentazione audio musicale. Verificata l’effettiva presenza di detto materiale all’interno dell’auto il conducente veniva invitato a seguire gli operatori presso gli Uffici del Commissariato.
All’interno dell’auto veniva pertanto rinvenuto materiale audio professionale ed in particolare n. 4 casse, 1 cassa subwoofer e n. 2 amplificatori audio. Il P.M. tentava di giustificare la proprietà di detto materiale, acquistato sul mercato dell’usato, ma non riusciva a dare indicazioni sull’esatta provenienza.
Ed infatti poco dopo poteva procedersi al riconoscimento del materiale in parola da parte dello stesso titolare della discoteca fatto giungere presso il suddetto Commissariato.
Successivamente previ opportuni contatti con i Dirigenti delle Squadre Mobili di Arezzo e Pistoia, veniva effettuata perquisizione domiciliare in Lamporecchio (PT) che permetteva di rinvenire nel domicilio del cittadino albanese ulteriore materiale audio musicale (mixer, microfoni, pianole, impianti di audio diffusione del valore di svariate decine di migliaia di euro) sulla cui provenienza continuano ad indagare gli uomini della Squadra Mobile di Pistoia d’ intesa con quelli del Commissariato onde appurarne la provenienza lecita o illecita.
Del tutto veniva ovviamente interessata in tempo reale la competente Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo al quale lo straniero veniva deferito in stato di libertà per il reato di ricettazione.