NEL MAGGIO 2014 F. V. SPORGEVA PRESSO LA STAZIONE CARABINIERI DI SAN GIOVANNI VALDARNO UNA PRIMA DENUNCIA/QUERELA NEI CONFRONTI DELLA SORELLA REA DI AVER POSTO IN ESSERE UNA SERIE DI CONDOTTE MINACCIOSE . SE IN UN PRIMO MOMENTO POTEVA APPARIRE UNA BANALE LITE FAMILIARE PER MOTIVI EREDITARI LE SUCCESSIVE QUERELE E TESTIMONIANZE ASSUNTE E CURATE DAL PERSONALE DEL COMMISSARIATO PS DI MONTEVARCHI FINO AL MARZO 2106, FACEVANO INVECE PROPENDERE ALLA CONCLUSIONE CHE SI TRATTAVA DI UN’ ANOMALA IPOTESI DI ATTI PERSECUTORI – STALKING DISCIPLINATA DALL’ART. 612 BIS . IN PRATICA LA STALKER, FORSE ACCECCATA DA UN PROFONDO RISENTIMENTO NEI CONFRONTI DELLA SORELLA MAGGIORE AVEVA INIZIATO A MOLESTARLA NEI MODI PIU DISPARATI ( TELEFONATE ANONIME, FALSI ANNUNCI “HOT”, PEDINAMENTI, APPOSTAMENTI ETC ) TANTO DA INDURLA A MODIFICARE PROFONDAMENTE IL SUO STILE DI VITA. NON SODDISFATTA DI QUANTO POSTO IN ESSERE NEI CONFRONTI DELLA SORELLA INIZIAVA A PERSEGUITARE, QUASI CON LO STESSO MODUS OPERANDI ANCHE I FAMILIARI DELLA CONGIUNTA ( MARITO E FIGLI DI CUI UNA DISABILE ) E OGNI ALTRO SOGGETTO CHE POTESSE IN QUALSIASI MODO AVERE RAPPORTI CON LA STESSA ( AMICHE, COLLABORATRICI FAMILIARI E ALTRI PARENTI ) . QUEST’ULTIMI PRESSO IL COMMISSARIASTO PS DI MONTEVARCHI SI VEDEVANO COSTRETTI A DEPOSITARE VARIE DENUNCE/QUERELE PER DANNEGGIAMENTI ( GRAFFI ED IMBRATTAMENTI SU AUTO, FORATURA PNEUMATICI, DETURPAMENTO FIORI AL CIMITERO ). IN PARTICOLARE GLI ZII MATERNI, APPARIVANO QUELLI PIU BERSAGLIATI TANTO CHE L’INDAGATA NON AVEVA ESITATO AD AFFRONTARLI E MINACCIARLI ANCHE QUANDO ERANO IN COMPAGNIA DEI PICCOLI NIPOTINI DIVENTANDO LORO STESSI OGGETTO DI GRAVI MINACCE. NELL’ULTIMO PERIODO IL BERSAGLIO PREFERITO DI F.D. ERA DIVENTATA UNA RAGAZZA AFFETTA DA PATOLOGIA; PROPRIO L’AGGRAVATE DEGLI ATTI PERSECUTORI DIRETTI A PERSONE MINORI O DISABILI HANNO INDOTTO IL GIP DEL TRIBUNALE DI AREZZO AD EMETTERE UN DECRETO DI CUSTODIA CAUTELARE AGLI ARRESTI DOMICILIARI. L’APPLICAZIONE DELLA MISURA E’ STATA ESEGUITA IN DATA 26.07.2016 DALLA COMPAGNIA CARABINIERI DI SAN GIOVANNI E FIGLINE VALDARNO, NEL CUI TERRITORIO L’INDAGATA E’ STTATA RINTRACCIATA.
L’INDAGATA RISULTA GIA’ GRAVATA DA UN PRECEDENTE SPECIFICO NEI CONFRONTI DELL’EX FIDANZATO ( TRATTA IN ARRESTO NELLA FLAGRANZA DI REATO DA UN COMMISSARIATO DELLA CAPITALE ).
INOLTRE, SEMPRE PER FATTI RELATIVIA COMPORTAMENTI PERSECUTORI L’ARRESTATA NEL MAGGIO 2015 ERA STATA RAGGIUNTA DA UN PROVVEDIMENTO DI DIVIETO DI RITORNO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA DA PARTE DEL QUESTORE DI AREZZO PERCHE’ AVEVA COMPIUTO ATTI PERSECUTORI IN CONCORSO NEL TERRITORIO DI QUEL COMUNE NEI CONFRONTI DI UNA PERSONA. INFINE, NELL’OTTOBRE 2015 ANCHE IL QUESTORE DI LIVORNO AVEVA EMESSO UN PROVVEDIMENTO DI DIVIETO DI RITORNO PER IL COMUNE DI SAN VINCENZO PER AVERE AVUTO ANCHE LA’ COMPORTAMENTI PERSECUTORI NEI CONFRONTI DI UN FAMILIARE.