Tra i compiti della Polizia di Stato c’è anche il controllo delle autoscuole e, proprio nel corso di tale attività, i poliziotti della Stradale di Arezzo hanno scoperto che una nota autoscuola della provincia rilasciava patenti professionali (CQC) anche a chi non aveva frequentato regolarmente il corso.
Chi vuole lavorare come autista per il trasporto di merci o di persone, infatti, deve ottenere la Carta di Qualificazione del Conducente (CQC), una specie di “laurea della patente di guida”, seguendo un corso di 140 ore in presenza presso un’autoscuola abilitata.
Gli investigatori della Polstrada, invece, hanno scoperto che nella scuola guida in questione i partecipanti firmavano un registro attestando di essere andati a lezione mentre, invece, erano da tutt’altra parte e i responsabili dell’autoscuola al termine dichiaravano che tutto si era svolto regolarmente e i nuovi autisti, quindi, al termine del “corso” si munivano senza fatica del documento che gli era necessario per lavorare, senza aver svolto un ‘ora di lezione.
Tale sistema compromette gravemente la sicurezza stradale – e quindi quella di tutti - perché, i neo autisti potevano tranquillamente guidare i loro “bisonti della strada” sebbene privi delle competenze professionali e tecniche necessarie.
L’operazione ha portato alla denuncia all’A.G. di ben 12 persone, corsisti infedeli compresi, e all’avvio delle procedure necessarie per arrivare a sospendere prima e a revocare poi l’autorizzazione all’autoscuola.