Nella giornata odierna personale della Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un cittadino aretino di quarantasette anni, su cui pendono gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di tentato omicidio commesso in danno del fratello, di quattro anni più giovane.
I fatti in relazione ai quali è stata emessa l’ordinanza cautelare risalgono alla serata del 23 novembre scorso, allorquando una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, allertata dal 118, interveniva sulla strada E78, ove giaceva, in una pozza di sangue, la parte offesa, attinta poco prima presumibilmente da numerose coltellate. Il ferito, che versava in condizioni gravi, veniva immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale San Donato di Arezzo, salvo poi essere trasferito, nel corso della stessa serata e per via delle lesioni riportate, all’Policlinico Le Scotte di Siena, ove veniva immediatamente ricoverato per ricevere le cure del caso.
La Squadra Mobile avviava quindi nell’immediatezza le indagini volte alla ricostruzione del fatto e all’individuazione dell’autore del reato.
All’esito dell’attività investigativa venivano acquisiti solidi elementi probatori a carico del fratello maggiore, il quale, per futili motivi, avrebbe attinto la vittima con numerose coltellate al fianco, al gluteo ed alla mano destra, cagionandogli gravi lesioni personali, a seguito delle quali il ferito era costretto a subire anche un intervento chirurgico, e mettendo a rischio la vita dello stesso.
I fratelli, infatti, stavano viaggiando assieme sull’autovettura dell’aggressore, il quale ad un certo punto stoppava la marcia, faceva scendere il passeggero e lo cominciava a colpire con numerose coltellate. Dopo aver compiuto il gesto, l’odierno arrestato abbandonava la vittima sul ciglio della strada; proprio lì due donne che transitavano a bordo di un’autovettura notavano l’uomo in evidenti difficoltà e, resesi conto della gravità della situazione, chiamavano i soccorsi, evitando quindi conseguenze ben peggiori.
A seguito dell’attività d’indagine svolta dalla Squadra Mobile, la locale Procura della Repubblica richiedeva al competente Giudice per le Indagini Preliminari l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo per il reato di tentato omicidio, aggravato dal rapporto di parentela sussistente tra aggressore e vittima; l’autorità Giudiziaria procedente emetteva quindi, nella giornata odierna, il provvedimento restrittivo, cui gli investigatori davano pronta esecuzione.
Dopo gli adempimenti di rito, l’uomo veniva associato alla Casa Circondariale di Arezzo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.