La Squadra Volanti della Questura di Arezzo, nella giornata di ieri ha proceduto all’arresto di tre cittadini dell’Equador, gravati da numerosi precedenti per furto e residenti a Roma, autori, presso il parcheggio dell’IPERCOOP, di un furto con destrezza di una borsa ai danni di una signora.
I fatti: alle ore 10.00 circa del mattino, la malcapitata, dopo aver terminato la spesa, riponeva i sacchetti all’interno della propria autovettura, quando veniva distratta dal rumore di un mazzo di chiavi gettato a terra da un uomo, con il chiaro proposito di sviare l’attenzione della donna. Nel contempo, secondo un piano ben collaudato, l’altra complice si introduceva fulmineamente nell’abitacolo dell’autovettura, portando via la borsa della signora, riposta sul sedile anteriore del veicolo. I due malviventi, sottratta la borsa, salivano a bordo di una macchina, condotta da un terzo complice, dandosi così immediatamente alla fuga. La donna, resasi conto dell’ammanco della sua borsa, contattava tempestivamente la linea di emergenza 113, raccontando i fatti all’operatore della Sala Operativa che inviava immediatamente sul posto una pattuglia. Gli agenti visionavano le telecamere del parcheggio riuscendo a risalire al modello e al colore dell’auto dei fuggitivi, diramando così una nota di ricerca per gli altri equipaggi di Polizia presenti sul territorio. La ricerca si concludeva poco dopo con esito positivo in quanto i tre venivano sorpresi dagli agenti nell’area di parcheggio del supermercato PAM di Via Alfieri, con la inequivocabile finalità di compiere ulteriori furti. Una volta individuati, gli uomini della Squadra Volante, bloccavano i tre soggetti procedendo a perquisizione degli stessi, nonché del veicolo in loro uso, rinvenendo la borsa trafugata alla signora poco prima, nonché strumenti atti all’effrazione.
I tre soggetti di nazionalità equadoregna, accompagnati presso gli uffici della Questura per una compiuta identificazione, venivano tratti in arresto per furto aggravato e denunciati per il reato di possesso ingiustificato di strumenti atti all’effrazione. Uno di loro, inoltre, a conferma di una certa propensione a delinquere, possedeva anche un passaporto argentino che da approfondite verifiche risultava essere falso.
Nel corso degli accertamenti si apprendeva che gli stessi erano già colpiti da numerosi precedenti di polizia e giudiziari per reati contro il patrimonio, rispetto ai quali erano stati emessi provvedimenti di custodia cautelare in carcere ed arresti domiciliari. Nei loro confronti il Questore ha disposto altresì un provvedimento di Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Arezzo per anni 3.