La truffa del rimborso Irpef messa in atto anche a Sansepolcro, ma il personale dell’ufficio postale insospettito ha allertato gli agenti dell’ufficio anticrimine del Commissariato di Polizia che dopo una breve indagine hanno identificato l’autore e lo hanno denunciato per tentata truffa, produzione e possesso di documenti falsi. Si tratta dell’ormai collaudato sistema che vede vere e proprie organizzazioni criminali che riescono a venire in possesso di documenti personali intercettando la corrispondenza proveniente dall’Agenzia delle Entrate o da altri enti pubblici indirizzata ad ignari cittadini a cui spetta un rimborso. Entrati in possesso della corrispondenza contenente il modulo di riscossione o in alcuni casi un assegno, non rimane che procurarsi una carta di identità falsa con i dati della vittima e con la foto del truffatore, e il gioco è fatto, con l’accortezza, come nel caso di Sansepolcro, di fuggire se si ha il sospetto di essere stati scoperti poiché da veri professionisti sanno che l’arresto è previsto solo se fermati sul fatto in flagranza di reato.
L’episodio risale alla scorsa settimana quando allo sportello dell’ufficio postale di Sansepolcro si è presentata una persona munita di una delega per la riscossione di un rimborso Irpef di circa 450 euro e la relativa documentazione, compresa la carta di identità del reale beneficiario del rimborso. Per sua sfortuna, però, l’impiegato, insospettito, ha avvisato il direttore ed insieme decidevano di controllare meglio la documentazione. A quel punto il truffatore, vistosi scoperto, si è dato alla fuga e il direttore avvisava immediatamente la Polizia che giunta sul posto recuperava la documentazione abbandonata allo sportello dalla persona fuggita. La polizia acquisiva quindi le immagini del circuito di video sorveglianza e dopo qualche ora riusciva a dare un nome al fuggitivo, grazie anche a delle foto segnaletiche che mostrate agli impiegati delle poste non hanno lasciato dubbi sull’identità del malintenzionato. Si tratta di un trentenne residente a Napoli, facente parte di un nutrito gruppo di professionisti della truffa. Grazie alla nota diramata dagli agenti del Commissariato di Sansepolcro nella medesima serata la stessa persona veniva fermata dalla Polizia Postale di Bologna che in questo caso traeva in arresto una donna perché colta all’interno di un ufficio postale nell’intento di porre in atto la medesima truffa ai danni di un’altra ignara vittima.