Ieri pomeriggio, due fratelli sono stati arrestati dalla Polizia Stradale di Arezzo, dopo un colpo ai danni di una ditta di Prato, ove erano in lavorazione capi in pelliccia di una nota griffe.
I malviventi, più volte arrestati per spaccio di stupefacenti e rapina, nella mattinata erano partiti da Napoli. Giunti a Prato, hanno adocchiato il magazzino, attendendo il momento propizio per passare all’azione.
All’ora di pranzo, approfittando che i dipendenti si erano allontanati, i due hanno coperto la targa dell’auto con un cartone, avvicinandosi al deposito. In pochi minuti hanno caricato nel vano bagagli 59 giubbetti, dal valore di circa 10.000 euro, dirigendosi poi verso l’autostrada. Tuttavia, un dipendente ha visto la scena e lanciato l’allarme.
Giunti in prossimità di Lucignano (AR), i malfattori sono stati intercettati da una pattuglia della Polstrada, che stava attuando il dispositivo di controllo a reticolo, attivo sulle principali arterie della Toscana su input della Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato.
I poliziotti, oltre a recuperare i giubbetti, hanno sequestrato una pistola giocattolo priva di tappo rosso che i due ladri avevano occultato nell’auto. Inoltre, gli investigatori hanno contattato un ufficio postale di Prato per bloccare la spedizione di 3 pacchi, consegnati dai malviventi nella stessa mattinata, su cui la Polstrada sta proseguendo gli accertamenti.
I due fratelli, riconosciuti dal dipendente della ditta, sono stati arrestati e condotti al carcere di Arezzo. La Polstrada, dopo aver sequestrato ai malviventi l’auto e la pistola, ha restituito la merce trafugata al proprietario, che già si era rassegnato a doverne denunciare la sparizione.