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Auguri a Graziella Borgheresi Parolai, una delle prime componenti del Corpo della Polizia Femminile.

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Oggi ricorre il 90° compleanno di Graziella Borgheresi Parolai, una delle prime donne vincitrici del concorso per Assistenti della Polizia Femminile, Corpo istituito con la Legge 20 febbraio 1958 n. 75, nota come “Legge Merlin”.

La Legge Merlin all’art. 12, prevedeva “la costituzione di un corpo speciale di Polizia femminile che sostituisse gradualmente la Polizia nelle funzioni inerenti ai servizi del buon costume e della prevenzione della delinquenza minorile e della prostituzione”. l’anno successivo la Legge 7 dicembre 1959 n. 1083 intitolata proprio “Costituzione di un Corpo di polizia femminile” ampliò i compiti del costituendo Corpo prevedendo che il personale della Polizia femminile si occupasse anche di prevenzione e accertamento dei reati contro la moralità pubblica, famiglia, tutela del lavoro delle donne e dei minori, svolgesse indagini relative ai reati commessi da donne e minori, nonché si occupasse dell’assistenza nei confronti delle donne e minori in stato di abbandono morale e sociale”.  

Il primo concorso fu bandito nel 1961 e, al termine del corso di formazione, le prime donne furono assegnate alle Questure italiane dalla fine dello stesso anno.

Graziella Borgheresi, frequentò il primo corso di formazione per Assistenti di Polizia di 3^ classe alla Scuola Superiore di Polizia di Roma, dal 1 settembre 1961 e fu assegnata alla Questura di Cremona il 25 gennaio 1962.

Il 6 aprile 1964 venne trasferita alla Questura di Arezzo e nel 1968 sposò il Dott. Mario Parolai, medico chirurgo.

L’11 febbraio 1968 venne trasferita a domanda alla Questura di Forlì per seguire il marito che lavorava in quella sede, ove rimarrà sino al 1992, anno del suo pensionamento.

Nel 1972 Graziella partecipò alle operazioni di soccorso per il sisma che colpì la città di Ancona e nel 1980 alle operazioni di soccorso per il sisma che colpì l’Irpinia, prestando servizio per un lungo periodo a Sant’Angelo dei Lombardi (AV).

Nel 1981 nasce la Polizia di Stato, che ingloba le Guardie di P.S., la Polizia femminile e i Funzionari di P.S.; Graziella Borgheresi Parolai viene inquadrata col grado di Ispettore Capo, la più alta qualifica del ruolo degli Ispettori dell’epoca, occupandosi di contrasto al crimine.

Nel corso della sua attività ha partecipato a molte importanti attività di Polizia Giudiziaria; presso la Questura Forlivese, in particolare, ha indagato sui sanguinosi crimini commessi dalla tristemente nota “banda della uno bianca”.

La Questura di Arezzo e la Sezione aretina dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato, allo scopo di poter esprimere la vicinanza dell’Amministrazione a chi ha dedicato la propria vita al servizio del Paese e condividere il nostro senso di appartenenza alla grande famiglia della Polizia di Stato, che resta immutato anche  dopo il collocamento in congedo, hanno organizzato una cerimonia nella sala “Petri” della Questura, nel corso della quale è stata consegnata una targa ricordo alla collega, alla presenza di rappresentanze di personale in servizio e delle organizzazioni sindacali.

L’Ispettore Capo Borgheresi Parolai era accompagnata dai fratelli, dagli amici e dai soci dell’Associazione.


29/07/2022

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