La costante attenzione rivolta dalla Polizia di Stato di Arezzo al contrasto dello smercio di sostanze stupefacenti non cede il passo anche a fronte dell’attuale crisi determinata dall’epidemia da coronavirus.
In questo contesto di perseverante azione di prevenzione e repressione degli illeciti in materia di spaccio di droghe, che coinvolge tutti gli uffici della Polizia di Stato presenti nella provincia, gli agenti dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Sansepolcro hanno tratto in arresto un cittadino albanese, S.R. di anni 22, residente nella città biturgense per produzione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina.
Nella giornata di giovedì scorso, nell’ambito delle attività investigative specifiche finalizzate alla raccolta di elementi probatori in ordine al mercato illecito di stupefacenti, i poliziotti del Commissariato hanno individuato un soggetto che, per i movimenti e i comportamenti osservati destava immediatamente la loro attenzione; cosicché dopo alcuni appostamenti e verifiche effettuate tramite contatti con la sala operativa, hanno deciso di intervenire fermando l’individuo. Notando un evidente disagio e uno strano nervosismo del soggetto, gli operatori procedevano alla perquisizione domiciliare nell’abitazione dell’uomo e nel corso della stessa venivano rivenuti strumenti di fattura artigianale, tra cui: una pressa idraulica, stampi, sostanze e prodotti chimici utilizzati per il taglio della cocaina. Tutto quindi lasciava intendere che quel luogo fosse utilizzato come un laboratorio per il taglio ed il confezionamento di sostanze stupefacenti. Persuasi a quel punto che l’attività di ricerca devesse essere approfondita e massimamente estesa, gli stessi investigatori notavano in altra parte del locale perquisito uno stampo in metallo, anch’esso di fattura artigianale. Capovolto lo strumento, compariva una confezione pressata di colore bianco che non suscitava dubbi: si trattava di 1 Kg di cocaina pronta per essere confezionata.
Ben occultata in altri nascondigli, altra stessa sostanza, già suddivisa in dosi, veniva trovata all’interno dei medesimi locali nella disponibilità dello straniero.
Sul mercato al dettaglio la droga avrebbe fruttato un incasso di oltre 100.000 euro.
L’operazione, che ha visto coinvolto anche personale della Polizia Scientifica di Arezzo, ha evidenziato il livello delinquenziale dell’arrestato, facendo emergere una strutturata illecita attività ben organizzata nella città di Sansepolcro.
Si tratta infatti di un sequestro e di una operazione di carattere eccezionale per la cittadina biturgense in quanto costituisce in assoluto il più rilevante quantitativo di droga mai scoperto nel cuore della città pierfrancescana, e per di più ritrovato all’interno di un vero e proprio laboratorio dello stupefacente.