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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA IL RAPINATORE SERIALE

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scippatore

Stroncata sul nascere l’ondata di scippi che aveva iniziato a travolgere le persone anziane del capoluogo aretino.

Tre gli scippi commessi ai danni di altrettante donne solo negli ultimi due giorni: una donna del 1937 scippata della borsa appena scesa dall’autobus alla fermata di Ceciliano (AR); una donna del 1933 cui il malvivente aveva strappato di forza dal petto un crocifisso d’oro nel cimitero di Santa Firmina (AR); una donna del 1947, cui l’uomo, all’interno del cimitero di Campoluci (AR), aveva strappato di mano la borsa.

Lo scippatore era descritto dalle anziane donne come un uomo alto e magro dalla carnagione chiara.

L’unico elemento investigativo era la segnalazione di una panda verde che alcuni testimoni, nelle differenti occasioni di reato, avevano notato allontanarsi in maniera un po’ troppo frettolosa dai luoghi degli scippi.

La scarsità delle informazioni raccolte nel poco tempo che era stato concesso agli investigatori e l’assenza di telecamere  di videosorveglianza nei luoghi dove erano stati commessi i delitti, ha costretto gli operatori della Squadra Mobile ad iniziare un’indagine “vecchia maniera”, senza tecnologia, affidandosi esclusivamente al “fiuto dello sbirro” che ventre a terra, pattugliando le strade, cercava il criminale per assicurarlo alla giustizia.

Il pericolo che derivava dall’accresciuta intensità della commissione dei reati, che si alimentava con il senso dell’impunità susseguente al colpo andato a buon fine, e la tipologia di vittime che, scelte tra le donne anziane, avrebbe potuto subire maggior danno dal reato, imponeva una risposta ferma, incisiva e veloce della Polizia di Stato.

Così, per ordine del Questore di Arezzo, tutte le pattuglie impiegate sul territorio venivano impegnate nella ricerca della vettura sospetta e del suo occupante.

Nella tarda mattinata di ieri, gli uomini della Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della locale Squadra Mobile hanno individuato un sospetto: P. A., classe 1979, nato a Montevarchi (AR).

L’uomo, con caratteristiche fisiche compatibili con il rapinatore segnalato, era stato visto salire a bordo di una Fiat Panda del medesimo colore di quella segnalata.

Da quel momento è scattato un ininterrotto pedinamento effettuato dagli operatori della Squadra Mobile che, con le loro macchine civetta, hanno seguito il sospettato fino alle 18.30, quando questi ha fermato la vettura all’esterno del cimitero di Campoluci.

Seguito a distanza da uno degli operatori in servizio, il sospettato, che sembrava si fosse avvicinato ad una tomba per pregare, si è invece, con uno scatto fulmineo, avventato su una donna poco distante da lui e, dopo averle strappato la borsa, è risalito in auto per fuggire.

La fuga tuttavia è durata pochi minuti durante i quali gli operatori sono riusciti a fermare il fuggiasco in sicurezza, evitando incidenti e feriti.

L’uomo, condotto in Questura in stato di arresto, è stato trattenuto la notte presso le camere di sicurezza e questa mattina è stato condotto in udienza per la convalida dell’arresto ed il contestuale giudizio direttissimo.


09/06/2017

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