Aosta, 29.03.2023
A 31 anni di distanza dalle stragi di Capaci e di via D’Amelio (23 maggio e 19 luglio), il ricordo dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, delle loro scorte e di quanti hanno perso la vita nella battaglia alla mafia, resta ancora vivo anche grazie a una serie di iniziative. Tra queste, quella che c’è stata questa mattina presso la Curia di Aosta dove il Questore Carlo Musti ha consegnato al Vescovo Monsignor Franco Lovignana una boccetta contenente l’olio proveniente dal Giardino della Memoria di Capaci.
Nel luogo in cui avvenne la tremenda esplosione del 23 maggio del 1993, infatti, oggi sorge un giardino curato dall’associazione Quarto Savona 15, che prende il nome dalla sigla radio utilizzata dall’equipaggio della Polizia di scorta al giudice Falcone e che è stata fondata da Tina Montinaro, vedova del capo scorta. Nel Giardino della Memoria sono stati piantati diversi alberi di ulivo, ciascuno dedicato a una persona delle istituzioni caduta per mano mafiosa. L’olio ricavato dai frutti degli alberi di ulivo è stato donato a tutte le diocesi d’Italia per essere consacrato in occasione della messa crismale della settimana santa ed essere poi utilizzato come olio santo nel corso dell’anno liturgico.
Si tratta di un gesto altamente simbolico per commemorare le vittime della mafia nell’approssimarsi del 31esimo anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio; un segnale importante, che il frutto nato dalla terra bagnata dal sangue dei martiri di giustizia, possa assurgere a simbolo di redenzione.