Nella tarda serata di ieri, un equipaggio della Squadra Volante, nel transitare in zona Pont Suaz, notava una luce che si muoveva sull’isolotto presente nel sottostante fiume Dora Baltea, all’altezza del cavalcavia dell’autostrada.
Gli Agenti, scesi dall’auto di servizio, nell’avvicinarsi al luogo udivano dei lamenti provenire dall’isolotto e notavano un telo mimetico eretto come riparo fra la fitta vegetazione; gli operatori si calavano faticosamente sul greto del fiume e, individuato il punto di guado più agevole, realizzavano una passerella di fortuna con del materiale legnoso trovato in loco.
Gli Agenti riuscivano faticosamente a raggiungere l’isolotto, sotto una pioggia battente e nell’oscurità totale, scivolando più volte nell’acqua corrente. Raggiunto il riparo di fortuna, scorgevano due ragazzi, di nazionalità tedesca, provati dal freddo e dall’umidità sotto al riparo di fortuna.
I due raccontavano di essere “trekkers” in giro per l’Europa, zaino in spalle, e di aver trovato rifugio due giorni prima sull’isolotto, che non riuscivano più ad abbandonare a causa del maltempo e, soprattutto dalle precarie condizioni fisiche di uno di loro, che aveva una caviglia fasciata in maniera grossolana.
Gli Agenti provvedevano quindi ad aiutare i malcapitati riportandoli a riva; all’intervento hanno collaborato anche i Vigili del Fuoco, nel frattempo giunti sul posto, nonché un’autoambulanza, al cui personale i due turisti sono stati affidati per le cure del caso.