La polizia di Stato non molla la presa: arrestato un altro spacciatore davanti ad un oratorio giovanile dellla città
Non gli erano bastati gli arresti di martedì o forse proprio per il fatto che erano stati "pizzicati" i suoi due connazionali, pensava che le "Pantere" mollassero la presa su quella strada libera ormai dalla Polizia e dalla concorrenza. Nulla di più sbagliato. Ieri sera infatti un nuovo arresto per traffico e spaccio di sostanza stupefacente nella stessa via, davanti allo stesso oratorio giovanile. E ancora una volta si tratta di un arresto nei confronti di un giovane cittadino extracomunitario anch'egli originario del Gambia, sprovvisto, però, di documenti e di regolare permesso di soggiorno, K.A. , classe 1992, domiciliato nel capoluogo. Durante i servizi straordinari del territorio, fortemente voluti dal Questore Oreste Capocasa, le pattuglie della Squadra Volante e del Reparto Prevenzione Crimine Umbria-Marche, intercettavano verso le 20.30 un individuo che stazionava davanti al ritrovo giovanile e camminava nervosamente avanti e dietro come se stesse aspettando qualcuno. E infatti una giovane donna si avvicinava a lui e dopo un'intesa fugace fatta solo di gesti e priva di qualsiasi parola avveniva un fortuito e velocissimo scambiavano di qualcosa. Gli agenti che si erano appostati in una via limitrofa per attenzionare tutti i movimenti dell'uomo, intuivano che quell'appuntamento altro non era che uno scambio di droga e denaro. Immediatamente decidevano di intervenire e bloccavano il ventiquattrenne che vedendo il dispiegamento di mezzi e poliziotti desisteva da ogni tentativo di fuga. Da un immediato controllo gli agenti rinvenivano addosso al cittadino extracomunitario circa 40 euro tutte in banconote da 5 e 10 euro, appallottolate alla rinfusa all'interno del giubbotto che indossava. La perquisizione veniva estesa anche nell'abitazione del predetto: i poliziotti coadiuvati dal fiuto dei cani poliziotti antidroga perlustravano tutto l'appartamento: nella camera da letto rinvenivano alcune bustine di cellophane di color nero, comunemente usate per confezionare la droga, occultate tra la rete e il materasso del letto. Apparentemente non vi era traccia di sostanza stupefacente. Solo apparentemente perché, invece, i cani antidroga e in particolare l'esperto e veterano "Tar" si avvicinavano al letto e con le zampe non solo richiamavano l'attenzione dei propri conduttori ma strappavano letteralmente il materasso. Il fiuto infallibile dei cani dell'Unità Cinofile della Questura faceva riemergere all'interno della fodera del materasso, tra molle e lana sintetica, nr. 20 ovuli in cellophane contenenti marijuana del peso complessivo di 30,68 grammi, già confezionate e pronte ad essere messe e smerciate sul mercato. Accompagnato presso gli Uffici della Questura veniva sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici che ne confermavano le generalità e facevano emergere a suo carico precedenti penali per reati in materia di sostanza stupefacente. Dopo le formalità di rito veniva tratto in arresto per il reato di traffico e spaccio di sostanza stupefacente aggravato dal fatto che la predetta attività illecita veniva svolta in prossimità di luoghi di aggregazione giovanile. Questa mattina il Tribunale di Ancona convalidava l'arresto condannandolo alla pena di sei mesi di reclusione e 1.000 euro di multa. Nel corso dei servizi straordinari del territorio, ieri sera, poco prima della mezzanotte, una pattuglia della Questura di Ancona intercettava in questo piazzale Ugo Bassi un'autovettura di grossa cilindrata che alla vista della Polizia di Stato sfrecciava a forte velocità in direzione di piazzale Rosselli. Immediatamente gli agenti si mettevano sulle tracce del veicolo che veniva raggiunto e bloccato in prossimità della stazione ferroviaria. All'interno dell'abitacolo venivano identificati tre cittadini stranieri originari della Romania, due uomini, classe 1988 e 1990 e una donna, classe 1992, tutti residenti in provincia di Macerata. Di fronte alla richiesta dei documenti i tre alquanto infastiditi dal controllo della Polizia denotavano un inspiegabile nervosismo . Il più anziano che era alla guida apriva la portiera per passare direttamente tutte le carte di identità e la patente di guida agli agenti: in quel momento i poliziotti notavano che nel portaoggetti del lato passeggero vi era una specie di bastone e la donna che vi sedeva accanto provvedeva, con mossa fulminea, ad appoggiarvi la mano destra, cercando di occultare l'oggetto. Seppur veloce il gesto non passava inosservato agli occhi esperti degli agenti che subito chiedevano alla ventiquattrenne di mostrare cosa si nascondesse nel vano. Di fronte all'evidenza la cittadina rumena sollevava uno sfollagente di metallo di tipo telescopico con impugnatura in plastica della lunghezza di cm. 52 e ne rivendicava la proprietà spiegando ai poliziotti di averlo acquistato in Romania e di aver deciso di portarselo in Italia come difesa personale. Dagli accertamenti emergevano a carico dei tre cittadini stranieri precedenti per reati contro il patrimonio e la persona. Accompagnati presso gli Uffici della Questura, la donna veniva denunciata alla compente A.G. in quanto trovata in possesso di oggetti atti ad offendere.“PANTERE” E CANI ANTIDROGA ASSICURANO ALLA GIUSTIZIA UN ALTRO SPACCIATORE.
21/04/2016