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Ancona pattugliata via terra e via cielo dalla Polizia di Stato

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Polizia di Stato

Polizia di Stato: controlli straordinari del territorio "alto impatto"

COMUNICATO STAMPA La Questura di Ancona ha deciso di dare una forte risposta delle Istituzioni alla criminalità. Da ieri sera è stato dato avvio a una straordinaria operazione di controllo del territorio, denominata "ad alto impatto" contro i reati predatori, furti, scippi, borseggi, traffico e spaccio di sostanza stupefacente, immigrazione clandestina. Le attività si sono concretizzate attraverso l'impiego di più di 90 poliziotti della Polizia di Stato, con l'impiego delle Volanti, delle Squadre Speciale U.O.P.I., Unità Cinofile antidroga, equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine "Umbria-Marche", pattuglie della Polizia Stradale, elicotteri del Reparto Volo di Pescara. I poliziotti, con costante copertura aerea dell'elicottero "Poli", in diverse fasce orarie hanno pattugliato palmo a palmo il capoluogo, il centro storico, piano San Lazzaro, zona Palombare, Posatora, Torrette, quartieri Grazie, Pinocchio, Colleverde, Brecce Bianche. I controlli si sono estesi anche nei comuni di Senigallia, Osimo, Jesi, Fabriano, grazie all'impiego del personale dei Commissariati distaccati di PS, interessando sia le aree cittadine densamente abitate, i litorali, ma anche le aree rurali. I risultati non sono mancati. I criminali, questa volta si dovevano guardare anche dall'alto. I poliziotti hanno effettuato controlli su strada, identificazioni, verifiche incrociate ai terminali, perlustrazioni, posti di controllo:
Persone controllate 628
Cittadini extracomunitari identificati 299
Veicoli ispezionati 283
Arrestati 1
Denunciati 3
Locali controllati 12
Sanzioni al Codice della Strada 14
Posti di controllo 32
Alle ore 20.00 circa di ieri un equipaggio del reparto speciale U.O.P.I. intercettava un individuo in corso Garibaldi il quale alla vista della Polizia di Stato cercava di affrettare il passo e di eludere un possibile controllo. L'uomo con indosso un paio di jeans e una grande giacca antivento indossava un berretto mimetico calzato in testa e un secondo cappuccio in felpa calato sopra il primo copricapo che contribuiva ad occultarne interamente il volto. I movimenti improvvisi e frenetici del soggetto e il suo abbigliamento non passavano inosservati agli occhi esperti dei poliziotti che lo seguivano e lo bloccavano in piazza Roma. Sorprendendolo alle spalle, gli agenti notavano che l'uomo celava all'interno della manica destra del giubbotto un oggetto rigido che fuoriusciva leggermente dal risvolto e che sorreggeva con il palmo della medesima mano come se lo tenesse pronto all'uso. Perquisito gli agenti verificavano che l'oggetto nascosto era un bastone in legno lungo 70 cm, con un diametro di 5,50 cm e con all'estremità due viti metalliche della lunghezza ciascuna di 4 cm. S.S., classe 1995, anconetano, già gravato da precedenti di polizia contro il patrimonio, non dava alcuna spiegazione sul possesso dell'arma. Accompagnato presso gli Uffici della Questura, il ventunenne veniva denunciato per il reato di porto di armi o oggetti atti ad offendere. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ieri sera, durante il pattugliamento del territorio il personale del Commissariato di Jesi intercettava un cittadino italiano, residente nel comune di Jesi, classe 1986, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio di tipo predatorio e in materia di stupefacenti, sul quale pendeva anche un mandato di cattura emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona perché riconosciuto colpevole del reato di furto con strappo commesso nel settembre 2011 a Jesi ai danni di una signora di 89 anni. Il fatto avvenne alle 06.45 di mattina mentre la donna si stava recando presso il proprio appezzamento di terra percorrendo via E. Rossi: il malvivente si avvicinava di soppiatto alla donna sorprendendola alle spalle e strappandole con violenza la borsa che aveva al seguito, contenente denaro e documenti personali. Immediate le indagini avviate dagli investigatori del Commissariato di Jesi che identificarono l'autore del furto deferendolo all'Autorità Giudiziaria. T.M., veniva tratto in arresto e associato immediatamente nel carcere di Montacuto. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Nel corso di un posto di controllo in questa via I Maggio, gli agenti delle Volanti fermavano ed ispezionavano un furgone sul quale viaggiava un cittadino extracomunitario il quale non aveva al seguito alcun documento atto all'identificazione. Dagli immediati accertamenti alla Banca Dati emergeva che il cittadino originario del nord Africa dal 2009 non aveva mai inoltrato domanda di rinnovo del permesso di soggiorno e, quindi, in stato di clandestinità sul territorio nazionale. L'uomo, 1980, in Italia senza fissa dimora, veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura ove veniva sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici che stabilivano le esatte generalità. Il cittadino extracomunitario con a carico numerosi precedenti di polizia per reati in materia di stupefacenti veniva denunciato all'Autorità Giudiziaria ed accompagnato presso l'Ufficio Immigrazione ove si sta valutando la sua posizione in Italia. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Ieri sera, in questa piazza Rosselli gli agenti delle Volanti intervenivano nei pressi del capolinea del trasporto urbano dove era stata segnalata una donna, cittadina straniera che sprovvista del biglietto si rifiutava di declinare le proprie generalità, inveendo nella propria lingua contro l'autista e i controllori del bus, proferendo loro frasi incomprensibili ed epiteti. Solo grazie all'intervento degli agenti la donna tornava alla calma e incominciava a collaborare. Accompagnata presso gli Uffici della Questura la donna veniva identificata, cittadina extracomunitaria originaria della Nigeria, classe 1977, regolare sul territorio nazionale, residente nel capoluogo. Dopo le formalità di rito veniva denunciata perché sprovvista di documenti atti all'identificazione.
18/03/2016

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