Controlli capillari e straordinari del territorio della Polizia di Stato
I servizi straordinari del controllo del territorio sono proseguiti per tutta notte e hanno garantito un "sonno" tranquillo alla città,
perlustrata palmo a palmo da circa 80 agenti impegnati in equipaggi automontati con i colori di istituto e con pattuglie in borghese
E anche questa mattina i numeri che i poliziotti hanno consegnato al Questore Oreste Capocasa sottolineano i positivi risultati di una lunga notte
di pattugliamenti.
Attività della Polizia di Stato
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Persone arrestate
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2
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Persone denunciate
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4
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Persone controllate
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95
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Cittadini extracomunitari identificati
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26
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Veicoli controllati
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48
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chiamate al 113
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138
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Durante i controlli capillari del territorio ieri è finito nel "setaccio" della Polizia di Stato un cittadino sudanese pluripregiudicato.
Gli agenti in borghese della Squadra Mobile, da un immediato riscontro alla banca dati sdi, scoprivano che sul cittadino extracomunitario pendeva
un mandato di esecuzione ad un Ordine per la Carcerazione.
Il cittadino extracomunitario veniva identificato per E. D., originario del Sudan, responsabile di traffico di ingenti quantitativi di sostanze
stupefacenti e condannato ad espiare in carcere la pena di 6 anni e 15 giorni.
Il provvedimento restrittivo a carico del sudanese era pronto per l'esecuzione dal 27/11/2015, data in cui la Procura Generale presso la Corte di
Appello di Ancona lo aveva emesso.
Da oggi il sudanese è ristretto presso la casa circondariale di Montacuto.
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Ieri sera, verso le ore 21.00, una pattuglia della Squadra Volante impegnata nel controllo del territorio, notava un'autovettura utilitaria che
marciava a zig zag lungo l'Asse in direzione sud.
All'altezza di via Bocconi, la donna al volante del predetto veicolo, inaspettatamente faceva una strana manovra per imboccare in senso contrario
la tangenziale.
Provvidenziale l'intervento dei poliziotti che raggiungevano il veicolo a sirene spiegate con tutti i lampeggianti accesi per allertare gli altri
automobilisti.
Subito bloccata, la donna, messa in sicurezza veniva identificata: un'anconetana di 45 anni, in un evidente stato di ebbrezza.
La spericolata autista non riusciva nemmeno ad articolare un discorso e a mala pena indicava agli agenti dove si trovavano i documenti personali e
del suo veicolo
Sottoposta all'alcoltest, la prova dava esito positivo con un tasso di 1,67 gr/l.
Dopo le formalità di rito la quarantacinquenne veniva denunciata alla competente autorità giudiziaria per guida in stato di ebbrezza,
le veniva ritirata la patente di guida e veniva, altresì sanzionata per l'infrazione commessa al codice della strada.
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Nelle prime ore di questa mattina, i Poliziotti della Squadra Mobile Sezione Criminalità diffusa, hanno rintracciato ed arrestato Y. K., un
cittadino della Costa D'Avorio del 1970, residente ad Ancona.
L'uomo, di professione operaio metalmeccanico presso un'officina, si trasferito nel capoluogo dorico, dimenticando, però, che nel 2007 si
era reso responsabile di lesioni personali gravissime ai danni di un connazionale. Infatti, durante la permanenza in un centro di Accoglienza di
Caltanissetta, dopo aver litigato con quest'ultimo per futili, gli strappava il naso con le mani riducendolo in gravissime condizioni.
Y. K. questa mattina veniva arrestato in esecuzione all'ordine di carcerazione alla pena di 6 anni di reclusione emesso dal Tribunale di
Caltanissetta, da scontare in carcere. Attualmente si trova nella Casa Circondariale di Montacuto.
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Ieri sera, una segnalazione al 113 faceva convogliare tutte le pattuglie della Squadra Volante in via Togliatti dove era stata notato un individuo
che si aggirava con fare sospetto tra i vari stabili, cercando, addirittura di scavalcare una recinzione.
La Polizia cinturava tutta la zona battendo palmo a palmo l'intera area. Del soggetto segnalato nessuna traccia.
La presenza massiccia delle pattuglie della Questura e il costante controllo del territorio mettevano in fuga ogni probabile malvivente, tanto da
far desistere chiunque nel commettere azioni illecite.
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Alle prime luci dell'alba le "Pantere" della Questura intervenivano nel quartiere Grazie dove era stata segnalata la presenza di un uomo
extracomunitario che stava colpendo con calci e pugni il portone di un appartamento
Giunti sul posto gli agenti trovavano un cittadino nigeriano, E.O., classe 1982, che raccontava di aver suonato ripetutamente al campanello del suo
connazionale con il quale condivide la casa e, essendo sprovvisto di chiavi e non avendo avuto risposta dal coinquilino, aveva pensato bene di
abbattere la porta di ingresso pur di entrare e finalmente dormire nel suo letto.
Durante l'intervento di polizia il connazionale si svegliava e apriva la casa: provvidenziale l'intervento degli agenti in quanto il
trentaquattrenne inveiva contro il coinquilino colpevole, a suo dire, di non aver sentito il campanello.
Riportato alla calma e messi tutti in sicurezza, l'uomo veniva denunciato in quanto sprovvisto di documenti idonei per l'identificazione.
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I poliziotti della Squadra Mobile specializzati nei reati riguardanti il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e quelli dell'Ufficio
Immigrazione, durante un controllo di polizia notavano che la documentazione presentata da un cittadino marocchino A.B. dell'83 presentava alcune
anomalie. Veniva riscontrato, altresì, una documentazione fiscale/reddituale elaborata da una ditta fittizia, già scoperta da questi
investigatori in una recentissima indagine e facente capo al pregiudicato italiano G.V. già conosciuto in questi uffici. I fondati sospetti
sul settantenne titolare della fantasmagorica ditta e un'attenta disamina dei documenti presentati dallo straniero a mezzo "KIT", consentivano di
rilevare delle irregolarità e, più precisamente, nella parte relativa alla dichiarazione contabile dello straniero; documentazione
sempre compilata da G.V. che prosegue nella sua illegale attività a capo della ditta "Confimpresa" con sede ad Ancona. Nella documentazione
in argomento lo straniero A.B, allegava un documento relativo alla sua situazione contabile, completa di timbro e firma riconducibile alla
"Confimpresa" di Ancona, nonché la dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta 2014. Non essendo questa ditta titolata al
rilascio della suddetta documentazione, venivano esperiti accertamenti approfonditi presso gli
opportuni uffici finanziari riscontrando che non risultavano redditi percepiti dallo straniero, anzi, per la precisione, risultava che lo straniero
aveva percepito soltanto la somma di circa 80 euro nell'anno 2012 e niente più, confermando ancora una volta che la documentazione elaborata
dalla fantomatica associazione "Confimpresa" alla quale fa capo proprio il noto GV, era stata specificamente prodotta per ottenere il titolo di
soggiorno ma non era mai stata inoltrata alla competente Agenzia delle Entrata.
Per i fatti indicati, in data odierna, sia GV che il marocchino venivano deferiti alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di
Ancona.