Questura di Ancona

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LA POLIZIA DI STATO TROVA TRA I BINARI MORTI UNO "STOCCAGGIO" DI DROGA

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materiale rinvenuto

LA SQUADRA VOLANTE DELLA QUESTURA DENUNCIA DUE CITTADINI EXTRACOMUNITARI

Durante l'attività di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, gli agenti delle Volanti perlustravano e battevano palmo a palmo il capoluogo, spingendosi fin nei luoghi più impervi e nascosti della città.

Ispezionando anche l'area ferroviaria, in particolare nella zona dove vengono alloggiati i vagoni ferroviari in disuso in prossimità delle Officine dello scalo denominato "Scalo Marotti", gli agenti a piedi notavano degli strani movimenti in prossimità di alcune carrozze come se qualcuno stesse osservando la Polizia e percorressero parallelamente la stessa strada.

Giunti di fronte ad un vagone con griglie in ferro saldate alla finestra i poliziotti scorgevano un piccolo pertugio ricavato tra la porta e il montante da cui provenivano dei rumori. Immediatamente si insinuavano nella carrozza e grazie alle torce scorgevano due sagome che cercavano di dileguarsi all'interno dei vagoni. Un inseguimento tra i corridoi, come nei migliori film polizieschi, culminato con il fermo di due individui: entrambi cittadini extracomunitari, originari della Tunisia, H.M. e M.J coetanei, classe 1982, senza fissa dimora in Italia, con numerosi precedenti di polizia per reati in materia di sostanze stupefacenti.

All'interno del vagone, battuto pedissequamente dagli agenti e dai cani poliziotti della Squadra Cinofili, venivano rinvenuti: un bilancino digitale di precisione, due paia di forbici con lame in metallo annerite dal fuoco, numerose buste in cellophane con ritagli circolari, sostanza polverosa di colore bianco del tipo Mannitolo, notoriamente utilizzata per il "taglio" dell'eroina, diverse confezioni aperte di bicarbonato di sodio utilizzato per il "taglio" della cocaina, numerosi fogli di stagnola cui la maggior parte annerita dal fumo, due rotoli di carta stagnola di solito utilizzata per confezionare le dosi di droga, nr. 2 boccette di metadone cloridrato da 20 ml cadauna, un blister da 10 compresse di Deltacortene e nr. 4 compresse di Urbason confezionate singolarmente.

Tra delle vecchie coperte, usate probabilmente come giacigli per la notte, venivano rinvenute delle borse e dei portafogli privi di documenti e denaro, sicuramente provento di furto. Durante la perquisizione personale addosso ad uno dei due venivano rinvenuti 450 euro in banconota da 10 e 20 euro arrotolate e trattenute da un elastico e occultate all'interno della cintola tra i pantaloni e gli slip. Interpellati in merito alla loro presenza sul vagone e su tutto il materiale rinvenuto e sequestrato, i due tunisini non proferivano parola, chiudendosi in un silenzio e manifestando, però, tutta la loro sorpresa sul fatto di essere stati scoperti. Accompagnati presso gli Uffici della Questura, dopo le formalità di rito, entrambi venivano denunciati a piede libero. Sono tutt'ora in corso le indagini per risalire al circuito di smercio della droga e alla provenienza della sostanza stupefacente.


06/02/2016
(modificato il 07/03/2016)

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