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La Polizia di Stato assicura alla giustizia due ricercati.

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La Polizia di Stato di Ancona in questo fine settimana ha assicurato alla giustizia due ricercati, inseguiti da altrettanti ordini di carcerazione della Autorità Giudiziaria dorica. Il primo ad essere catturato dalla Sezione catturandi della Squadra Mobile della Questura, che vanta personale specializzato ed accreditato presso l' Interpol per le ricerche dei latitanti anche all' estero è stato J. G., 39enne ungherese, rintracciato dalla Polizia ungherese in collaborazione con la Polizia anconetana, che ha inviato in missione all' estero due ispettori proprio per individuare il soggetto e partecipare alla sua cattura. Il J.G. era l' unico sfuggito alle catture del luglio 2008, ben 11 richieste dal PM dott.ssa Farneti a seguito di approfondite indagini della Squadra Mobile nei confronti di un sodalizio di cittadini ungheresi, accusati dei reati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, aggravata dalla trans nazionalità, in ben 4 Stati europei: oltre all' Italia l' Austria, la Germania e l' Olanda. Le indagini erano partite dalla riviera anconetana, dove l' organizzazione aveva affittato due appartamenti (uno sul lungomare Mameli di Senigallia e uno sul lungomare Rocca Priora di Falconara) dove aveva collocato 5 avvenenti prostitute ungheresi. I componenti disponevano anche di 2 BMW (poi confiscate) ed altre autovetture di alta gamma. Altre 20 erano sparse dall' organizzazione tra Firenze, Genova e Bologna. Le ragazze, a volte reclutate con l' inganno, dovevano versare 100 euro al giorno agli sfruttatori, oltre a pagarsi le spese per vitto, alloggio e annunci hot. Chi si ribellava veniva pesantemente minacciata, con ritorsioni anche verso i familiari in Ungheria; le vittime giovanissime venivano reclutate in villaggi poveri. Le ragazze si convinsero a parlare dopo diversi approcci fatti da due poliziotte, specializzate nel gestire le vittime di questo odioso reato; dalle indagini era emerso infine che in Germania, paese considerato evidentemente più redditizio, la tariffa giornaliera lievitava a 125 euro. I componenti del sodalizio furono tutti arrestati nell' agosto del 2008; il solo J.G. sfuggì alle catture, rifugiandosi dapprima in Germania e poi in Ungheria. I poliziotti della catturandi ne hanno sempre monitorato gli spostamenti, aspettando che la sentenza definitiva di condanna a 7 anni di reclusione, inflittagli alla fine del 2014 dalla Corte di Appello di Ancona (in primo grado era stato condannato a 9 anni), divenisse esecutiva. La cattura è avvenuta nei giorni scorsi, nella città di Tiszacsege (Ungheria); ora il J.G. rischia l' estradizione in Italia. Il secondo pregiudicato assicurato alla giustizia è P. M., originario del napoletano, con a carico numerosi precedenti per rapina, sequestro di persona, furto aggravato e ricettazione. L' uomo, considerato ex affiliato ad una organizzazione camorristica operante nell' hinterland a nord di Napoli, quando la sua fazione era stata scalzata da un agguerrito gruppo rivale, che aveva eseguito anche alcuni omicidi pur di egemonizzare il territorio, per uscire da quella spirale di violenza e salvare sé e la propria famiglia si era rifugiato dapprima in Umbria e poi nella nostra provincia. Era riservatamente tenuto d' occhio dai poliziotti della Mobile, che sapevano che prima o poi la giustizia gli avrebbe presentato il conto per le tante malefatte commesse negli anni scorsi; così, appena arrivato l' ordine di carcerazione a 10 anni e 8 mesi di reclusione per un cumulo di condanne, l' uomo è stato rintracciato presso la propria abitazione in un comune della cintura anconetana e, dopo il rituale passaggio negli uffici della Squadra Mobile per la notifica del provvedimento e il foto segnalamento, è stato portato al carcere di Ancona-Montacuto.
21/12/2015

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