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NUOVO ARRESTO - SCATTANO LE MANETTE PER UN PREGIUDICATO RUMENO.

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Le Volanti

Le Pantere delle Volanti arrestano alle prime luci dell'alba un cittadino rumeno

Notte lunga ed impegnativa quella appena trascorsa per le Volanti della Questura di Ancona che hanno tratto in arresto, alle prime luci dell'alba, un cittadino rumeno di 38 anni, residente nel capoluogo. Alle ore 02.30 odierne, una telefonata al 113 di una donna, in un evidente stato di agitazione e di paura, richiedeva l'aiuto della Polizia di Stato perché aveva appena avuto un'accesa lite con il marito sfociata in percosse e minacce contro la propria persona. Gli agenti si portavano in questa via Tavernelle, ove trovavano una donna, una cittadina rumena di 33 anni, che attendeva l'arrivo della Volante in camicia da notte, scalza, in lacrime e oltremodo agitata. La donna, raccontava che verso le 02.00 rientrava in casa il marito il quale, ubriaco, la svegliava e, senza un reale motivo, incominciava ad aggredirla, dapprima solo verbalmente, rivolgendole improperi e parolacce, per poi, passare a spintoni e percosse, lanciandole addosso ogni suppellettile che gli veniva a tiro. Solo dopo essere riuscito a trascinarla con forza oltre la porta, desisteva dalla violenza e lasciava la donna fuori dall'abitazione. Accortosi dell'arrivo delle Pantere della Volante, il rumeno, si affacciava dalla finestra e urlando incominciava a insultare gli agenti, minacciandoli di non avvicinarsi all'appartamento, continuando, inoltre, a proferire frasi oltraggiose e intimidatorie nei confronti della moglie. I poliziotti, visto lo stato di alterazione dell'uomo, cercavano di trovare un canale di comunicazione, al fine di farsi aprire e riportarlo, quindi alla calma. Tanti i tentativi degli agenti di instaurare un dialogo con l'uomo che, come risposta, scagliava con ira frasi ingiuriose e oltraggiose, minacciando, nel contempo, di compiere atti insani anche contro la sua persona. Gli agenti non desistevano e, continuando a dialogare con l'uomo, scoprivano che l'unica persona con cui avrebbe voluto parlare era il suo "padre spirituale". Immediatamente gli operatori delle Volanti rintracciavano il religioso che si rendeva disponibile a un colloquio con l'aggressore. Rassicurato dalla presenza del suo padre spirituale, l'uomo apriva appena un piccolo spiraglio del portone blindato: gli agenti, mettendo in campo tutte le specifiche tecniche operative, riuscivano a penetrare all'interno dell'appartamento e a bloccarlo. Sul posto intervenivano anche i VV.FF e il personale del 118. Accompagnato presso gli Uffici della Questura, sottoposto agli accertamenti di rito, l'uomo, già gravato da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona, veniva tratto in arresto e associato presso la locale casa circondariale.
25/07/2015

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