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Controlli a tappeto in città

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volanti

Numerosi interventi delle Volanti e cinque denunciati.

Il modulo operativo delle Volanti della Questura di Ancona che si muovono a scacchiera nel capoluogo marchigiano, consente un ancor più capillare controllo del territorio, penetrando meglio nel tessuto sociale che vi risiede, conoscendone in maniera approfondita le dinamiche che interessano la sicurezza dei luoghi e della gente. Grazie a questa strategia operativa, gli uomini delle Volanti hanno denunciato ieri 5 persone, controllato 45 persone, identificato 18 cittadini extracomunitari e controllati 16 veicoli. Alle ore 16.00, in questa via Flaminia, la Volante notava tre cittadini extracomunitari che camminavo a piedi e che alla vista dell’auto della Polizia di Stato aumentavano il passo come se cercassero una via per sfuggire ad un controllo. Questo comportamento non è sfuggito ai poliziotti che immediatamente fermavano i tre individui e li identificavano. Mentre due di essi, tutti originari del Nord Africa, risultavano in regola con il permesso di soggiorno, il terzo, un cittadino extracomunitario trentenne risultava sprovvisto non solo di soggiorno ma di qualsiasi altro documento di riconoscimento. Portato negli Uffici della Questura, il cittadino extracomunitario risultava clandestino sul territorio nazionale e per questo gli uomini della Volante lo denunciavano all’Autorità Giudiziaria. Ancora degli specifici controlli portavano gli uomini delle Volanti ad identificare dei cittadini extracomunitari, e, in particolare, nei pressi di questa via Monte Marino, due cittadini del Magreb risultavano non in regola con il permesso di soggiorno. Portati negli Uffici della Questura, venivano sottoposti al fotosegnalamento. Uno di essi, classe 1990, residente nella provincia di Ancona veniva denunciato perché privo dei documenti di identità , mentre l’altro, classe 1992, risultava in Italia senza fissa dimora e senza alcun documento per il regolare soggiorno sul territorio nazionale. Considerato che quest’ultimo non aveva ottemperato ad un ordine di espulsione emesso dal Questore di Teramo, lo stesso veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria e accompagnato presso gli Uffici Immigrazione della Questura per valutare la sia posizione in Italia. Alle ore 19.00, la Squadra Volante veniva chiamata dal responsabile di un supermercato sito in zona Piano, il quale denunciava il furto di alcuni prodotti, descrivendo due donne che poco prima si aggiravano nel negozio con fare sospetto. Immediatamente le Volanti si portavano nel negozio e, raccolte tutte le informazioni, rintracciavano una donna all’esterno del supermercato che coincideva con la descrizione. I poliziotti identificavano la donna, una cittadina comunitaria di 29 anni, residente nel Comune di Ancona, la quale aveva al seguito un’enorme borsa da passeggio, estremamente pesante. Vistasi scoperta, la donna apriva la sua “borsettaâ€, al cui interno vi erano varie confezioni di carne, 2 pezzi di parmigiano, 4 confezioni di tonno, 3 confezioni di formaggio e varie confezioni di wustel. Accompagnata presso gli Uffici della Questura, dopo le formalità di rito, la donna veniva denunciata per il reato di furto. Particolare l’intervento effettuato dalla Volante alle prime luci dell’alba di oggi. Un passante contattava l’utenza 113 e richiedeva l’aiuto della Polizia di Stato comunicando all’operatore della Sala Operativa che in zona Archi vi era una giovane donna da poco aggredita. Immediatamente la Volante raggiungeva il richiedente, un uomo di 60 anni trovato ad aiutare una ragazza. Gli uomini della Volante chiedevano immediatamente conto alla donna di quanto fosse accaduto. La ragazza, cittadina moldava di 25 anni, raccontava di essere stata rapinata da due sconosciuti che le avevano sottratto la giacca con all’interno il suo telefono cellulare, aggiungendo che si stava recando presso una discoteca. Visto l’orario, le 5 della mattina, e considerato che a quell’ora i locali notturni sono già chiusi, i poliziotti dubitavano del racconto della giovane. La stessa, chiedeva agli operatori della Volante di essere portata a casa per recuperare i suoi documenti. Accompagnata nel suo appartamento, i poliziotti notavano nell’ingresso il giubbotto indicato dalla ragazza nonché il telefono cellulare che era in ricarica, attaccato ad una spina elettrica dell’ingresso stesso. I poliziotti chiedevano, quindi spiegazione alla giovane che non riusciva a chiarire né i racconti inventati pocanzi né tantomeno perché avesse finto di essere stata rapinata. Portata negli Uffici della Questura e sottoposta ai rilievi foto segnaletici, la giovane veniva denunciata all’Autorità Giudiziaria per simulazione di reato.
01/04/2015

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