Che vi sia il rischio di essere beffati, effettuando acquisti su internet, ormai è un dato noto a molti
cittadini. Ma ciò nonostante proseguono i casi e presso gli uffici di Polizia continuano ad arrivare persone che, dopo aver versato il
denaro richiesto, rimangono nella vana attesa di ricevere l'oggetto acquistato e mai pervenuto.
Gli ultimi due casi denunciati al Commissariato riguarda, in un primo episodio, l'acquisto di una bottiglia di
champagne francese Cristal. Nell'occasione l'acquirente, un giovane senigalliese, dopo aver preso contatti , tramite un noto sito di acquisti on
line, sceglieva la bottiglia, da utilizzare per un evento particolare, e mandava l'ordine di acquisto a cui , secondo gli accordi avuto con il
venditore- una donna di Trento, poi denunciata- faceva seguito il versamento di 100 euro. Dopo alcuni disguidi , il pagamento andava a buon fine e
l'acquirente rimaneva in attesa della tanto agognata e preziosa bottiglia. Ma trascorsi oltre 10 giorni, nonostante le ripetute sollecitazione
rivolte al venditore, nessuna risposta, né tantomeno arrivava lo champagne.
Nell'altro caso denunciato al Commissariato di Senigallia, l'oggetto in questione era un prezioso orologio d'epoca,
degli anni '30, del valore di circa 500 euro, che l'acquirente , dopo averlo visionato, se ne è appassionato ed ha provveduto a prendere
contatti con il venditore, di origine pugliese, con il quale concludeva le modalità di pagamento dell'orologio e di spedizione. Ma, mentre
per quanto attiene al pagamento , questo veniva regolarmente effettuato nel primi di maggio , l'acquirente, invece, rimaneva in attesa di ricevere
l'orologio e, dopo aver inviato messaggi piuttosto chiari per poter ottenere l'invio dell'oggetto acquistato, il venditore spariva , facendo
perdere le proprie tracce telematiche e con sé anche l'orologio già pagato.
Tali episodi devono essere esemplificativi ed anche un monito affinchè chiunque decida di effettuare acquisiti
su internet- cosa assolutamente lecita e normale- ponga in essere tutte quelle precauzioni ( sicurezza circa le generalità della
controparte, contatto telefonico, grado di affidabilità del venditore etc..) che possano , quantomeno , limitare le possibilità di
truffe. In questo senso, sul sito della Polizia di Stato ( www.poliziadistato.it )vi sono una serie di consigli e suggerimenti, forniti dalla
Polizia delle Comunicazioni , che possono tornare utili agli appassionati di questa forma di acquisti.
Truffe su internet: altri casi denunciati al Commissariato di Senigallia
www.poliziadistato.it )vi sono una serie di consigli e suggerimenti, forniti dalla
Polizia delle Comunicazioni , che possono tornare utili agli appassionati di questa forma di acquisti.
Che vi sia il rischio di essere beffati, effettuando acquisti su internet, ormai è un dato noto a molti
cittadini. Ma ciò nonostante proseguono i casi e presso gli uffici di Polizia continuano ad arrivare persone che, dopo aver versato il
denaro richiesto, rimangono nella vana attesa di ricevere l'oggetto acquistato e mai pervenuto.
Gli ultimi due casi denunciati al Commissariato riguarda, in un primo episodio, l'acquisto di una bottiglia di
champagne francese Cristal. Nell'occasione l'acquirente, un giovane senigalliese, dopo aver preso contatti , tramite un noto sito di acquisti on
line, sceglieva la bottiglia, da utilizzare per un evento particolare, e mandava l'ordine di acquisto a cui , secondo gli accordi avuto con il
venditore- una donna di Trento, poi denunciata- faceva seguito il versamento di 100 euro. Dopo alcuni disguidi , il pagamento andava a buon fine e
l'acquirente rimaneva in attesa della tanto agognata e preziosa bottiglia. Ma trascorsi oltre 10 giorni, nonostante le ripetute sollecitazione
rivolte al venditore, nessuna risposta, né tantomeno arrivava lo champagne.
Nell'altro caso denunciato al Commissariato di Senigallia, l'oggetto in questione era un prezioso orologio d'epoca,
degli anni '30, del valore di circa 500 euro, che l'acquirente , dopo averlo visionato, se ne è appassionato ed ha provveduto a prendere
contatti con il venditore, di origine pugliese, con il quale concludeva le modalità di pagamento dell'orologio e di spedizione. Ma, mentre
per quanto attiene al pagamento , questo veniva regolarmente effettuato nel primi di maggio , l'acquirente, invece, rimaneva in attesa di ricevere
l'orologio e, dopo aver inviato messaggi piuttosto chiari per poter ottenere l'invio dell'oggetto acquistato, il venditore spariva , facendo
perdere le proprie tracce telematiche e con sé anche l'orologio già pagato.
Tali episodi devono essere esemplificativi ed anche un monito affinchè chiunque decida di effettuare acquisiti
su internet- cosa assolutamente lecita e normale- ponga in essere tutte quelle precauzioni ( sicurezza circa le generalità della
controparte, contatto telefonico, grado di affidabilità del venditore etc..) che possano , quantomeno , limitare le possibilità di
truffe. In questo senso, sul sito della Polizia di Stato ( 28/05/2013