L'operazione ha portato all'espulsione di due extracomunitari irregolari, una denuncia per violazioni delle leggi di P.S. e all'identificazione di alcune cittadine straniere dedite alla prostituzione.
Comunicato stampa del 15 febbraio 2012 Una decina di prostitute comunitarie e due stranieri privi di permesso di soggiorno sono stati identificati nella mattinata di ieri, 14 febbraio 2012, all'interno di un albergo di Senigallia, nel quale alloggiavano. Il controllo effettuato ieri mattina rientra nella fattispecie dei controlli periodici di polizia volti sia a rintracciare pregiudicati o persone sospettate di reati sia a verificare l'osservanza da parte dei gestori degli esercizi alberghieri dell'obbligo di comunicare all'autorità locale di pubblica sicurezza le generalità delle persone alloggiate. Nell'albergo controllato ieri, sito sulla Strada Statale Adriatica, a pochissima distanza dal centro di Senigallia, gli agenti del locale Commissariato di P.S. hanno scoperto la presenza di due albanesi non in regola con le norme in materia di soggiorno e di una decina di donne, slovacche e rumene, dedite alla prostituzione e già note alle forze dell'ordine. Gli albanesi irregolari - U. A. , dell'82, e H. F., dell'88 - hanno dichiarato agli agenti di alloggiare saltuariamente nell'albergo in questione. Entrambi gravati da precedenti penali in materia di armi e di stupefacenti e privi si titolo di soggiorno, i due sono stati assoggettati, già nella giornata di ieri, alla misura dell'espulsione amministrativa, disposta dal Prefetto di Ancona. Muniti del provvedimento di espulsione, i due stranieri sono stati quindi accompagnati dagli agenti di polizia al Centro di Identificazione ed Espulsione di Bari, per essere rimpatriati al più presto in Albania. Per la titolare dell'albergo - D. L., una rumena quarantunenne -, è scattata invece la segnalazione alla Procura della Repubblica per la violazione dell'art. 109 delle Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, il quale impone ai gestori degli alberghi l'obbligo di comunicare alla questura le generalità delle persone alloggiate. Trattandosi di stranieri privi di autorizzazione al soggiorno, e quindi non in regola sul territorio nazionale, l'albergatrice ha evidentemente preferito non comunicare la presenza dei due albanesi nella sua struttura.Senigallia: controlli antiprostituzione del Commissariato
16/02/2012