Non si arrestano i controlli disposti durante i weekend dal Questore Capocasa nelle zone del centro cittadino, ove spesso si ritrovano giovani e giovanissimi autori di comportamenti non in linea con il vivere civile. Spesso autori di danneggiamenti, oltraggi, assuntori di sostanze alcoliche e stupefacenti, protagonisti di un disagio percettibile in grado di generare una percezione di insicurezza nei cittadini che tranquillamente passeggiano nelle vie del centro cittadino.
La Polizia di Stato c'è ed è presente da mesi nelle piazze e nelle vie del centro per arginare e contrastare questo disagio e questi fenomeni così insidiosi. Questo weekend in piazza Roma lo stand della Polizia Postale ha fatto da protagonista, dando la possibilità a grandi e piccoli di osservare le attività svolte dalla specialità della Polizia. Sul versante dei controlli invece, i poliziotti hanno denunciato per atti contrari alla pubblica decenza e per rifiuto di fornire le proprie generalità un uomo, bengalese di circa 40 anni. L'uomo veniva sorpreso ad urinare nel centro cittadino su un parcometro. Alla richiesta dei poliziotti di fornire dei documenti l'uomo non solo si rifiutava ma si mostrava anche contrariato. I poliziotti gli spiegavano che non avrebbe dovuto tenere un tale comportamento, ma egli, incurante, continuava a sostenere di stare solo facendo i suoi bisogni. Accompagnato in Questura qui veniva identificato e denunciato.
Durante il servizio di ieri sono state controllate 72 persone, di cui 28 con precedenti giudiziari. Anche gli esercizi commerciali sono stati oggetti di controlli specifici ma nessuna irregolarità è stata riscontrata.
Tra i soggetti controllati due sono stati denunciati per rifiuto di fornire le proprie generalità. In particolare, i poliziotti fermavano a bordo di un auto tre soggetti, di cui un italiano e due marocchini. Gli ultimi due riferivano di essere sprovvisti di documenti e, alle domande sulle proprie generalità si rifiutavano di declinarle. Accompagnati presso gli Uffici di via Gervasoni uno dei due riferiva il proprio nome ma, dagli accertamenti svolti emergeva che in realtà che aveva fornito il nome di suo fratello per evitare conseguenze. Infatti dagli accertamenti i poliziotti appuravano che il soggetto era sottoposto alla misura della libertà controllata e, per la violazione delle prescrizioni veniva denunciato.
La prossimità ed i controlli dei Poliziotti
04/03/2024