Questura di Ancona

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Arresto ad opera delle Squadre Volanti

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volante

Nel pomeriggio di ieri, personale della Squadra Volante veniva inviato dalla locale Sala Operativa in Via Marconi, ove, tramite linea di emergenza, venivano segnalate grida di aiuto da parte di una donna provenire da un non meglio identificato appartamento di un palazzo della  predetta via.Durante la breve telefonata, che si era interrotta bruscamente, una donna chiedeva aiuto, gridando. Giunti presso il luogo della segnalazione, gli agenti, una volta entrati all'interno del condominio, impegnavano le scale condominiali prestando attenzione ad individuare l’appartamento da cui avevano origine le disperate grida di aiuto. Ad un certo punto gli agenti udivano provenire da un appartamento rumore di musica ad alto volume che copriva il vociare all’interno. Insospettiti da ciò, gli operanti, si accingevano a bussare alla porta. Ancor prima di procedere, la porta in questione si apriva repentinamente e si parava di fronte agli operatori un uomo che, con tono di voce alterato e gli occhi sbarrati, gridando e gesticolando teatralmente, intimava agli agenti, con insulti e minacce, di andarsene. Da una fugace occhiata all’interno dell’appartamento, i poliziotti potevano notare un gran fracasso con oggetti di ogni genere divelti a terra. Pertanto, non trovando una fattiva collaborazione da parte dell’uomo e dovendo sincerarsi dell’eventuale presenza di una donna in casa, nonché del suo stato di salute, gli operatori entravano nell’appartamento cercando di vincere anche se a fatica la resistenza posta in essere dall’uomo. che si concretizzava nella sua frapposizione fisica, impedendo  materialmente agli agenti di poter scrutare all’interno dell’appartamento, senza rispondere alle domande che gli venivano poste. Una volta che gli operatori riuscivano ad entrare in casa, si presentava loro una donna, poi identificata per una ragazza italiana di 30 anni. Questa, spaventata, riferiva di essere stata lei  a chiedere aiuto per la violenta lite scatenatasi con il suo compagno convivente, indicato nell’uomo presente. A dire della donna i due erano giunti alle mani, come già avvenuto in altre occasioni, in quanto l’uomo era solito usarle violenza durante le loro liti furibonde. Asseriva altresì che la lite era scaturita per motivi che la stessa neanche ricordava ma sicuramente dipendenti dallo stato di alterazione dell’uomo dovuto dall’assunzione eccessiva di sostanze alcoliche. Nel frangente l’uomo, sempre più alterato si scagliava, dapprima verbalmente contro gli operatori, sproloquiando, minacciandoli e insultandoli con una certa violenza verbale e tono provocatorio, poi fisicamente, sicuramente nell’intento di colpire gli operanti e farli rovinare a terra, sbracciando e scalciando. Spintonava due agenti con veemenza all’interno dello stretto corridoio già messo in subbuglio dalla lite precedentemente avvenuta. Pertanto, al fine di tutelare l’incolumità dell’uomo, nonché della ragazza che si trovava a brevissima distanza, gli operatori riuscivano a bloccare e a contenere l’uomo, poi identificato per un cittadino peruviano di 31 anni, con pregiudizi per reati contro il patrimonio, gli stupefacenti e la persona. La donna, palesemente scossa, presentava due graffi su entrambi i lati del collo e uno sulla guancia sinistra, che la stessa riferiva essere riconducibili alla lite e provocati dall’uomo. La predetta, che non voleva l’intervento sul posto di personale medico, si rifiutava di rilasciare dichiarazioni, ma manifestava agli agenti la volontà di allontanare l’uomo da casa quantomeno sino al mattino seguente, così da permetterle di raccogliere le proprie cose ed andarsene. L’uomo, anche durante tutto il tragitto dalla propria abitazione alla strada si divincolava energicamente e veniva fatto accomodare a fatica all’interno dell’autovettura di servizio. L’uomo, accompagnato in Questura, in considerazione delle condotte tenute, opponendosi con forza ai poliziotti nel compimento dell’atto di servizio, veniva tratto in arresto per i reati di minaccia, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, arresto convalidato dal Giudice nella mattinata odierna. Inoltre, veniva denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e maltrattamenti in famiglia.


26/04/2023

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