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Questo non è amore 2022: incontro con gli studenti

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25.11.22

Stamani alle ore 10.30 presso l’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore “ Volterra-Elia” di Torrette di Ancona, si è tenuto un importante incontro di educazione alla legalità e sensibilizzazione sul tema del contrasto alla violenza di genere, con la partecipazione dell’Avv. Lucia Annibali, esempio vivente di resilienza e determinazione. All’iniziativa hanno preso parte il Prefetto di Ancona, dr. Darco Pellos, il Procuratore della Repubblica, dr.ssa Monica Garulli, il Questore di Ancona, dr. Cesare Capocasa, il Dr. Massimo Iavarone, dell’Ufficio Scolastico Regionale delle Marche ed  i vertici delle Forze dell’Ordine e delle Istituzioni Civili cittadine. L’auditorium ha visto la partecipazione in presenza di circa 200 studenti dell’Istituto, nonché il collegamento via web con molte altre classi degli Istituti Superiori di Ancona e Provincia.   Un momento corale di riflessione, bilancio e ripartenza, all’insegna della necessità di “fare RETE” e costruire insieme una società libera dalla violenza di genere, dai condizionamenti delle discriminazioni, con un’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni, che si affacciano oggi alla vita affettiva, per la costruzione di relazioni corrette, scevre da pregiudizi e volontà di predominio.
Nel corso dell’incontro i ragazzi hanno potuto affrontare insieme a tutti gli intervenuti un tema così importante e sofferto, ponendo le domande ai relatori, l’Avv. Annibali e il dr. Michele Angelini, Psicologo della Polizia di Stato, per comprendere il concetto di violenza, nelle sue diverse esplicazioni, fisica, psicologica e economica, i fattori di rischio nelle relazioni affettive, gli strumenti ( penali e amministrativi) per rompere la catena dei soprusi e reagire al tentativo di controllo e sopraffazione che accompagna le relazioni tossiche. La giornalista Marta Vescovi, che ha svolto il ruolo di moderatrice degli interventi, ha colto con umanità e delicatezza i diversi momenti del convegno, tutti densi di emozione e partecipazione, degli studenti e degli invitati. Con questa iniziativa la Polizia di Stato rinnova il proprio impegno a sensibilizzare, in modo semplice e lineare, le vittime di violenza e non solo, nella convinzione che l’esperienza di vita rappresenti uno stimolo a chiedere aiuto e a denunciare. La Polizia di Stato rappresenta, in questo senso, uno snodo fondamentale di una rete composta da istituzioni, enti locali, centri antiviolenza e di recupero dei maltrattanti, associazioni di volontariato che si impegnano ogni giorno per affermare un’autentica parità di genere, contro stereotipi e pregiudizi. Con l’opuscolo “…questo non è amore”, elaborato dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, e distribuito nel corso dell’iniziativa, si vuole offrire alla cittadinanza un servizio di informazione, sensibilizzazione ed aiuto sui temi del contrasto alla violenza di genere, anche per l’emersione del “sommerso”, con l’obiettivo di aiutare le donne a difendersi da violenze fisiche, psicologiche, verbali ed economiche.
Spesso il primo passo è il più difficile: la paura di essere giudicate, la vergogna di raccontare dettagli della propria vita privata, il timore di rimanere sole. A volte però basta solo una spalla a cui appoggiarsi, qualcuno con cui parlare, una rete di sostegno indispensabile per iniziare un nuovo percorso di vita libero dalla violenza e dal dolore. La campagna “…questo non è amore” non si ferma al 25 novembre, poiché è fondamentale che l’azione di prevenzione e di informazione sia portata avanti costantemente, tutto l’anno; ed infatti la Questura di Ancona, si impegna ad andare nelle scuole di ogni ordine e grado, con equipe multidisciplinari composte da funzionari di polizia, medici, psicologi, rappresentanti di centri antiviolenza e ad altre istituzioni e associazioni impegnate su questi temi, mettendo a disposizione le proprie competenze per aiutare le donne a sentirsi meno sole e a liberarsi di violenze e sopraffazioni, a volte nascoste e vissute il solitudine. In un periodo storico caratterizzato da una grande rapidità di comunicazione e digitalizzazione, la Polizia di Stato ha adattato il suo approccio operativo attualizzandolo con nuovi strumenti tecnologici, come l’app YouPol, che tuttavia non sostituisce – per i casi gravi - la chiamata al Numero di Emergenza Unico Europeo “112” e/o 113, soprattutto nei casi di pericolo imminente. 24 ore su 24 e per 365 giorni all’anno, questo numero è sempre attivo, però YouPol può aiutare le vittime e i testimoni di atti di violenza domestica a chiedere aiuto.
 


28/11/2022

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