Nel primo pomeriggio di ieri, durante il normale servizio di controllo del territorio, gli operatori della Squadra Volante in zona Posatora venivano avvicinati da un uomo italiano cinquantenne di origini tunisine che riferiva di abitare in un appartamento lì vicino di proprietà “ERAP” e di condividere tale abitazione con un tunisino di 61 anni. A suo dire, però, il coinquilino, approfittando della sua assenza, si era adoperato svuotando gli armadi dell’uomo e riponendo i suoi vari effetti personali e la documentazione a lui appartenente all’interno di una cantina situata sul retro della casa, sostituendo inoltre la serratura del portone d’ingresso, con l’intento di impedirgli l’accesso all’abitazione. L’uomo raccontava agli agenti di essere stato inizialmente ospitato dal coinquilino. Poi, in virtù di tale atto di ospitalità, aveva ottenuto dall’ERAP la co-assegnazione della suddetta abitazione, ove aveva altresì fissato la residenza. Pochi minuti dopo in loco giungeva il coinquilino, che veniva identificato dagli agenti. Il predetto riferiva di essere l’assegnatario originario dell’abitazione. Raccontava di aver deciso di cambiare la serratura dell’abitazione, a seguito delle numerose liti tra coinquilini, durante le quali a suo dire sarebbe stato più volte minacciato. Gli operatori, dopo aver sentito le parti, provvedevano ad accertare tramite anche l’ausilio di personale ERAP a chi fosse effettivamente assegnato l’alloggio. Dagli accertamenti emergeva che l’abitazione era stata originariamente assegnato all’uomo di 60 anni, risultando però successivamente concessa in co-assegnazione alle parti in causa. Pertanto, all’esito dei predetti accertamenti, i due uomini, dopo essersi riappacificati tra loro ed essere stati informati dagli agenti circa le loro facoltà di legge, propendevano per proseguire la convivenza pacificamente, riservandosi di recarsi presso gli Uffici ERAP al fine di richiedere una nuova collocazione individuale.