Nella serata di ieri gli operatori della Questura intervenivano nei pressi dell' area portuale dopo aver ricevuto la segnalazione da parte di una richiedente, preoccupata per il figlio che era uscito per incontrare una persona con cui aveva avuto un litigio la sera precedente.
Giunti sul posto gli operatori notavano un uomo che, alla vista dell' autovettura, tentava di nascondersi. Insospettiti da tale atteggiamento procedevano a controllarlo e ad identificarlo per un soggetto di origine tunisina di circa 32 anni, il quale si presentava anche con una vistosa ferita alla mano che cercava di coprire con uno strofinaccio e per la quale non sapeva fornire una spiegazione.
Dal controllo del soggetto gli operatori rinvenivano una carta d'identità ed un cellulare di proprietà del ragazzo che egli avrebbe dovuto incontrare. Il trentenne si giustificava dicendo che, in occasione della lite, all' altro uomo erano caduti gli oggetti in questione, che egli aveva raccolto.
Inoltre, veniva trovato in possesso di un taglierino con una lama da 7cm.
Portato presso gli Uffici di via Gervasoni veniva deferito ai sensi dell' art. 4 L. 110/75. Nel frattempo i poliziotti si recavano presso l'abitazione del soggetto proprietario del cellulare e della carta di identità senza però trovarlo. Prendevano contatti in merito alla vicenda al padre dell' uomo, il quale però non era a conoscenza della vicenda. In quel momento il soggetto rincasava in casa in evidente stato psicofisico alterato, dovuto all' assunzione di sostanze alcoliche. Non riuscendo a fornire una spiegazione i poliziotti gli restituivano i suoi effetti personali, invitandolo presso gli Uffici di via Gervasoni per la formalizzazione del tutto.
Litiga con un uomo e gli sottrae il cellulare e i documenti
26/11/2023
(modificato il 27/11/2023)
(modificato il 27/11/2023)