Personale della Polizia di Stato della Questura di Ancona, a seguito di attività info-investigativa finalizzata al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope, nel tardo pomeriggio di ieri 14.7.23 ha tratto in arresto un cittadino albanese di anni 30, responsabile del reato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, nella specie cocaina suddivisa in 104 involucri termosaldati in cellophane.
L’attività investigativa svolta sul territorio, faceva emergere che l’indagato, disoccupato, senza una fissa dimora ma domiciliato provvisoriamente in questo territorio, era molto attivo nello spaccio di cocaina a pusher dell’hinterland anconetano.
Nel tardo pomeriggio di ieri, al culmine di numerosi pedinamenti e servizi di osservazione, personale della Squadra Mobile fermava l’uomo a bordo di un’autovettura presa a noleggio e, dopo un’accurata perquisizione, rinveniva una prima quantità di cocaina suddivisa in 10 involucri termosaldati, nascosta all’interno della scatola dei fusibili dell’auto.
Il successivo rinvenimento di stupefacente veniva effettuato nei pressi di un canneto, poco distante dalla dimora provvisoria dell’indagato dove, durante i numerosi servizi di appostamento, l’uomo era stato più volte visto aggirarsi. In detta circostanza, alla presenza dell’odierno arrestato, venivano rinvenuti due barattoli contenenti altri 95 involucri termosaldati contenenti cocaina, nonché due bilancini di precisione.
La successiva perquisizione eseguita presso la dimora dell’uomo, permetteva di rivenire e sequestrare la somma di 1.400 euro suddivisa in banconote di vario taglio, ritenuta parte del provento dell’illecita attività di spaccio intrapresa dallo stesso, a fronte del fatto che il predetto non svolge nessuna attività lavorativa.
Accertamenti svolti da personale investigativo permettevano di far emergere che l’indagato registrava a proprio carico numerosissimi precedenti penali, anche specifici.
Visti i gravi indizi di reità, il cittadino albanese, che ammetteva le proprie responsabilità, veniva tratto in arresto e, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso il Tribunale di Ancona, collocato presso la Casa Circondariale di Montacuto (AN), a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente.