Alle ore 21 circa di ieri sera, la Squadra Volanti veniva allertata in merito ad un probabile furto in atto presso Piazza Cavour. In particolare il richiedente, un pakistano di 28 anni, si era posto all’inseguimento dell’autore che stava tentando la fuga in direzione verso C.so Garibaldi, e una volta raggiunto cercava di trattenere il reo al fine di non farlo disperdere tra la folla della via principale.
Il richiedente riferiva che mentre si trovava seduto su una panchina di Piazza Cavour, al telefono con la propria famiglia sita al paese di origine, notava avvicinarsi un connazionale di cui disconosceva le generalità. Quest’ultimo inizialmente gli chiedeva una sigaretta, ma alla risposta negativa con un gesto repentino gli strappava dalle mani il proprio telefono e iniziava a correre tentando di darsi alla fuga.
Il ragazzo si poneva al suo inseguimento, con una velocissima corsa riusciva a raggiungere il malfattore e lo bloccava cingendolo con le braccia alla vita. In tale frangente, il reo tentava di dimenarsi inutilmente al fine di far perdere la presa del richiedente, e lo colpiva al fianco sinistro con un coltello, ferendolo superficialmente. Nonostante tale manovra, il richiedente non mollava la presa perciò, al fine di farlo desistere, il reo decideva di lanciare il cellulare rubato nelle siepi presenti.
Ma il ragazzo non liberava il reo e chiedeva aiuto alle pattuglie della polizia le quali provvedevano definitivamente a bloccarlo. Gli agenti inoltre provvedevano a recuperare il telefono, celato all’interno di una siepe, e sequestravano il coltello che veniva rinvenuto a terra.
Nell’immediatezza gli operatori procedevano alla perquisizione del responsabile, identificato per un pakistano di 28 anni, che dava esito positivo, in quanto nella tasca laterale destra dei pantaloni veniva trovata una cesoia con una lama di circa otto centimetri. Per tali motivi, l’uomo veniva tratto in arresto per rapina aggravata dall'uso di un'arma e per lesioni personali, nonchè deferito alla competente autorità giudiziaria per porto armi o oggetti atti ad offendere.