Tra gli interventi delle Volanti effettuati nelle ultime 24 ore, spicca sicuramente un episodio avvenuto ieri pomeriggio.
Questa volta gli Agenti delle Volanti si sono trovati di fronte ad un caso alquanto interessante.
Erano le 16.00 circa, quando al 113 della Questura di Ancona chiamava un signore della provincia dorica il quale riferiva che si era recato presso un rivenditore di auto usate in quanto aveva visto, su un noto sito di compravendita, la pubblicazione di una fiat bravo a buon mercato.
Nel valutare attentamente le caratteristiche tecniche e lo stato dell’autovettura, il signore consultava dal proprio smartphone l’applicazione che consente di conoscere il chilometraggio dell’auto, il pagamento dei bolli ecc… appurando che il chilometraggio, circa 87.000 km, corrispondeva a quello segnato dal cruscotto ma il sito evidenziava la voce furto.
Quindi, nel dubbio, desisteva dall’acquisto ma segnalava il fatto alla Polizia.
Nell’occasione gli agenti attivavano immediatamente gli accertamenti appurando che, in effetti, l’auto risultava oggetto di furto denunciato qualche giorno fa presso la Questura di Ancona ma vi era stato un regolare contratto e passaggio di proprietà tra il concessionario acquirente ed il proprietario dell’auto.
Quest’ultimo, un anconetano di 43 anni, veniva pertanto urgentemente convocato in Questura al fine di spiegare la dinamica dei fatti; durante l’esposizione dei fatti l’uomo confessava di aver venduto l’autovettura al concessionario sporgendo subito dopo la denuncia di furto al fine di riscuotere i soldi dell’assicurazione.
Veniva quindi denunciato in stato di libertà per simulazione di reato e tentata truffa assicurativa ai sensi degli art. 367 e 642 c.p. .
Nel corso degli accertamenti i poliziotti appuravano che l’autovettura era stata messa in vendita con un chilometraggio di circa 67.000 chilometri in meno di quelli effettivi.
Infatti, come previsto dalla legge, ad ogni revisione viene memorizzato sulla documentazione informatica dell’auto il chilometraggio corrispondente; l’auto era stata revisionata nel 2018 a 123.000 chilometri e, come dichiarato dal vecchio proprietario, all’atto della vendita avvenuta pochi giorni fa aveva circa 154.000 chilometri.
Quindi, dopo aver acquistato l’auto, "qualcuno" aveva fatto scalare circa 67.000 chilometri facendo subito una nuova revisione nella quale venivano riportati i nuovi chilometri e sovrapposta, sulla carta di circolazione del mezzo, la placchetta cartacea della revisione del 2019 sopra a quella del 2018.
Per tale motivo l’autovettura veniva sequestrata ed il rappresentante del concessionario di auto usate, un romeno di 32 anni, denunciato per tentata frode in commercio ai sensi dell’art. 515 c.p.
21 maggio 2019 - Ufficio Stampa Questura Ancona