Nell’ambito dei servizi finalizzati al contrasto del traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope, estesi all’intera provincia anconetana, i poliziotti di questa Squadra Mobile, Sezione Antidroga, coadiuvati dal personale del Commissariato di Jesi, nella tarda mattinata di ieri hanno tratto in arresto B. L. (’95), responsabile del reato di Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Da tempo gli investigatori dorici, erano venuti a conoscenza di una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo marijuana e cocaina, svolta nei pressi di un bar nel Comune di Jesi. I poliziotti dopo numerosi servizi di osservazione, congiuntamente ad accertamenti investigativi, localizzavano l’appartamento di B. L., un maggiorenne italiano dedito allo spaccio di droga, sulla piazza jesina. Nella giornata di ieri, la Polizia, prima di irrompere nell’appartamento, prelevavano l’indagato B.L. presso il Tribunale di Ancona dove si trovava per una testimonianza. Una volta salito sulla pattuglia, gli agenti della Squadra Mobile lo accompagnavano a casa e facevano ingresso perquisendo l’intero appartamento dove veniva rinvenuta droga del tipo: un etto e mezzo tra cocaina e hashish, nonché tutto l’occorrente per il confezionamento delle dosi, in particolare un bilancino di precisione atto alla pesatura dello stupefacente, un coltello con lana annerita e sporca di hashish, ritagli di cellophane, una confezione di bicarbonato usato come sostanza da taglio ed infine la somma in denaro pari ad Euro 830 sicuro provento dell’attività di spaccio a fronte del fatto che B L. non svolge alcuna attività lavorativa. Visti gli inequivocabili elementi di reità emersi, il giovane veniva tratto in arresto e, su disposizione della Procura della Repubblica di Ancona, collocato agli arresti domiciliari presso la propria abitazione.
A seguito dell’arresto di un titolare di un bar, eseguito il 15 febbraio scorso, il Questore di Ancona ha disposto la sospensione della licenza del bar ai sensi dell’art. 100 TULPS (Oltre i casi indicati dalla legge, il questore può sospendere la licenza di un esercizio, anche di vicinato, nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata). Il predetto provvedimento è stato redatto dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, a seguito degli accertamenti di ufficio, conseguenti all’arresto del titolare.