GLI AGENTI DELLE VOLANTI FERMANO TRE GIOVANI PER TRUFFA AGGRAVATA E UNA DONNA CHE TENTAVA DI RAGGIRARE UNA 93ENNE.
L’attività della Squadra Volante delle ultime 24 ore denota che tutto l’impegno della Questura di Ancona nel divulgare l’educazione alla legalità e soprattutto nel dispensare consigli utili per non cadere vittima di raggiri e truffe, ha portato ottimi risultati.
Due gli interventi esemplari che nelle ultime 24 ore fanno ben sperare in una sicurezza sempre più partecipata, dove il connubio Polizia di Stato e cittadini diventa sempre più vincente.
Nel primo pomeriggio di ieri, alle ore 14.00 circa, tre giovani di 33, 22 e 20 anni hanno tentato di vendere qualunque cosa e di sfruttare la buona fede e l'educazione delle persone per far soldi.
La combriccola, proveniente dal capoluogo piemontese, con tanto di cartellino, fermavano i passanti in corso Garibaldi, tentando di impietosirli raccontando loro di far parte di un’associazione onlus che si occupa di bambini malati, senza specificare né il nome dell’organizzazione né tantomeno la struttura sanitaria beneficiaria della raccolta.
In cambio di un contributo minimo di 7 euro, i tre lestofanti consegnavano una stampa su una comunissima carta recante la scritta “I ♥ NY”.
Peccato che se i malcapitati non avevano la somma precisa di 7 euro, il resto che veniva reso non era mai giusto o, addirittura, non veniva consegnato affatto.
Il comportamento veniva ripetuto fino a quando, colpiti dal racconto enfatico degli imbonitori, un giovane anconetano decideva di partecipare alla raccolta e consegnava una banconota da 20 euro aspettandosi di avere indietro 13 euro.
Peccato che tra pacche sulle spalle e ringraziamenti vari uno dei tre truffatori consegnava solo 5 monetine da 1 euro.
Provvidenziale l’intervento degli agenti della Squadra Volante che transitando nel centro cittadino notavano i quattro che parlavano animatamente.
Intervenuti identificavano tutti e da un immediato controllo scoprivano che i tre piemontesi avevano reati specifici di truffa e reati contro il patrimonio.
Ovviamente nessuna traccia dell’Associazione benefica.
Accompagnati presso gli Uffici della Questura tutti e tre venivano denunciati per truffa aggravata in concorso e venivano muniti di un foglio di via obbligatorio dalla città.
Ieri sera, alle ore 19.30 circa una telefonata al 113 faceva scattare l’allarme.
Al telefono una donna anziana richiedeva l’intervento della Polizia di Stato in quanto aveva alla porta una sconosciuta che voleva entrare in casa.
Il poliziotto della Sala Operativa tranquillizzava la novantatreenne tenendola costantemente al telefono e cercando di rassicurarla sull’imminente arrivo della Polizia, invitandola a non aprire alla estranea.
Immediatamente un equipaggio della Squadra Volante interveniva in un’abitazione sita nel Quartiere Adriatico e raccoglievano il racconto dell’arzilla nonnina che forniva tutti i particolari dello strano incontro.
L’anziana raccontava che alla porta della sua abitazione si era presentata una donna distinta che seppur rimasta sul pianerottolo tentava in tutti i modi di farsi aprire per poterle dare delle buone “dritte” su dove nascondere gioielli e denaro per non essere vittima di furti.
Di fronte alla diffidenza della 93enne, la donna non desisteva e di fare solo quattro chiacchiere davanti ad un caffè, decantando le sue brillanti doti di “dama di compagnia”.
Grazie allo spirito di osservazione della nonnina e alla sua prontezza di spirito, gli agenti perlustravano tutta la zona e intercettavano una donna che corrispondeva esattamente alla descrizione fornita.
Identificata, la donna, cittadina italiana, classe 1969, pregiudicata per reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti, veniva trovata in possesso di un taglierino che teneva nascosto dentro la tasca del pantalone.
Dopo le formalità di rito veniva denunciata per possesso di armi od oggetti atti ad offendere.
Plauso di tutta la Questura alla 93enne che non ha esitato a contattare il 113 della Questura scongiurando un furto e, soprattutto, assicurando alla giustizia la malvivente.
Sull’esempio dell’anziana, si ribadisce che per qualsiasi dubbio o sospetto non bisogna esitare ma bisogna chiamare immediatamente il 113…..una pattuglia della Polizia di Stato arriverà subito.