LA QUESTURA METTE IN CAMPO DECINE E DECINE DI POLIZIOTTI ANCHE DELLE SPECIALITA' PER LA SICUREZZA DEL CAPOLUOGO E DELLA PROVINCIA
Così come preannunciato dal Questore Oreste Capocasa, continuano i servizi straordinari di prevenzione e sicurezza in tutto il capoluogo.
Il dispositivo ha previsto l’impiego contemporaneo di personale della Questura, Squadra Volante, Squadra Mobile, Nucleo Cinofili, Unità Operative di Primo Intervento, equipaggi del Reparto Prevenzione “Umbria-Marche”, pattuglie della Polstrada e della Polfer: decine e decine di operatori della Polizia di Stato contestualmente presenti sul territorio.
In diverse fasce orarie hanno pattugliato palmo a palmo il capoluogo, il centro storico, piano San Lazzaro, zona Palombare, Posatora, Torrette, quartieri Grazie, Pinocchio, Colleverde, Brecce Bianche, il porto, le stazioni ferroviarie, i centri commerciali, i parcheggi, i parchi cittadini e tutte le arterie stradali che adducono al capoluogo.
Particolarmente attenzionate le zone a ridosso della stazione ferroviaria di Ancona Centrale: tutta l’area è stata ispezionato anche grazie all’ausilio dei cani poliziotti delle Unità Cinofile.
I risultati non sono mancati. I poliziotti hanno effettuato controlli su strada, identificazioni, verifiche incrociate ai terminali, perlustrazioni, posti di controllo:
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Persone controllate |
638 |
Persone denunciate |
2 |
Cittadini extracomunitari identificati |
286 |
Veicoli ispezionati |
305 |
Locali controllati |
12 |
Posti di controllo |
22 |
Ieri mattina, un equipaggio della Squadra Volante impegnato nel controllo del territorio nella zona Piano San Lazzaro, notava un individuo che camminava a passo spedito lungo via Cristoforo Colombo, effettuando saltelli e poi balzi sopra il muretto.
Non accorgendosi della Polizia, l’uomo improvvisamente si inerpicava su un palo di un’insegna pubblicitaria sotto gli occhi attoniti dei passanti per poi scivolare a terra. Non pago dello spettacolo, l’uomo sferzava un calcio al cartello piegalo a terra e danneggiandolo.
Immediatamente gli agenti interveniva: l’improvvisato “acrobata”, vistosi scoperto, tentava il tutto per tutto e incominciava a correre tentando di sfuggire ai poliziotti.
Lungo la salita del Pinocchio veniva raggiunto, bloccato e identificato: cittadino italiano, classe 1981, residente in provincia, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e in materia di sostanze stupefacenti.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura, il 36enne non dava alcuna spiegazione sul suo comportamento, trincerandosi dietro un impenetrabile silenzio.
Dopo le formalità di rito veniva denunciato per danneggiamento.
Un gruppo di clienti alquanto goliardici che stazionavano davanti ad un locale pubblico sito in piazza Ugo Bassi e una radio con musica caraibica e persone che accennavano passi di balli latino americani attirava l’attenzione degli agenti impegnati nei controlli straordinari del territorio.
Alle ore 17.00, infatti il nugolo di “festaioli” impediva non solo il passaggio dei pedoni sul marciapiede ma intralciava anche la circolazione stradale in quanto il marciapiede non riusciva a contenere l’esagitati avventori.
Tutti venivano identificati. In particolare tre di loro venivano trovati in un evidente stato di ebbrezza: un cittadino italiano, 35 anni, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio e due cittadini extracomunitari originari del Magreb, 28 e 43 anni, regolari sul territorio nazionale, proprietari della radio.
Tutti venivano ammoniti e invitati ad allontanarsi, i tre venivano anche sanzionati per ubriachezza molesta.
Durante le fasi dell’identificazione il cittadino italiano, per nulla collaborativo, si rifiutava di declinare le proprie generalità urlando tra le risate scoscianti dei suoi amici di non dover dire il proprio nome in quanto noto a tutti.
Di fronte agli agenti che tentavano di riportarlo alla calma il 35enne dapprima si poneva con le mani sui fianchi e con il volto in alto come se stesse aspettando di essere passato in rassegna e poi, incominciava a camminare su e giù per il marciapiede in modo marziale, accennando un traballante passo d’oca, e urlando ai poliziotti di indovinare il proprio nome.
“ Mi chiamo Adolfo! Avete capito quale Adolfo”: e con un andatura oltremodo incerta si poneva di fronte agli agenti insultandoli e invitandoli a un contatto fisico.
Mettendo in campo tutte le tecniche operative del caso i poliziotti riuscivano a contenerlo in sicurezza e ad accompagnarlo presso gli Uffici della Questura dove il riscontro del fotosegnalamento faceva emergere le proprie generalità: classe 1982, residente in provincia con precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare furti, con a carico numerosi divieti di ritorno in diversi comuni del centro Italia.
Dopo le formalità di rito veniva denunciato per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità e per oltraggio e minaccia a Pubblico Ufficiale.