SEGNALATE AL 113 TRE PERSONE SOSPETTE ...ARRIVANO LE PANTERE DELLE VOLANTI: BLOCCATI TRE PLURIPREGIUDICATI
Il progetto di una “Polizia partecipata”, il lavoro sinergico tra Polizia e cittadini ieri sera ha dato i suoi buoni frutti e come ha sottolineato questa mattina il Questore Oreste Capocasa congratulandosi con gli agenti delle Volanti, “è questa la strada giusta da percorrere per garantire la sicurezza e il bene pubblico!”
Ieri sera, verso le ore 18.00 giungeva una segnalazione al 113 di un cittadino residente nel quartiere Adriatico che segnalava la presenza sospetta di tre persone, verosimilmente di etnia rom, che si aggiravano sul marciapiede prospiciente lo stabile ove risiedeva e che a suo dire sembravano adocchiare le abitazioni.
Il solerte cittadino aggiungeva che il gruppetto vedendolo e intuendo che la loro presenza non era passata inosservata avevano deciso di allontanarsi a passi spediti verso il centro cittadino.
Il poliziotto della Sala Operativa cercava di far ricordare al cittadino anche il più piccolo dettaglio per ottenere una precisa descrizione fisica e sul modo di abbigliarsi, per passare immediatamente la nota di ricerca agli equipaggi delle Volanti.
Subito scattava l’allarme e le “Pantere”, dirette dal VQA D.ssa Cinzia Nicolini si davano alla “caccia” dei tre sospetti, battendo tutto il centro, perlustrando tutta la zona del Passetto, del Rione Adriatico, senza tralasciare i vicoli, le piazzette, le aree verdi e i parcheggi.
A distanza di pochi minuti ecco una seconda telefonata al 113: questa volta una donna di mezza età che segnalava la presenza di tre persone particolarmente “strane” in prossimità di Piazza Pertini.
Dalla descrizione il poliziotto della Centrale Operativa capiva subito che si trattavano delle stesse persone segnalate pocanzi.
Anche nel centro cittadino i tre venivano sorpresi mentre osservavano gli stabili, scrutavano i citofoni e fissavano le finestre come per scorgere la presenza di persone dietro i vetri degli appartamenti.
Due pattuglie delle Volanti si precipitavano sul posto e non davano neppure il tempo al piccolo consorzio di cercare una via di fuga.
I tre bloccati venivano identificati: tutti originari della Romania, in Italia senza una fissa dimora, privi di qualsiasi occupazione, pluripregiudicati, due uomini, uno classe 1974 gravato da pregiudizi penali contro il patrimonio, in particolare furti aggravati dalla violenza sulle cose, furti in abitazione e su veicoli, l’altro classe 1987, gravato da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio e la persona quali rapina, porto d’armi e tentato omicidio.
Con loro una donna, incensurata, classe 1981, la quale da un controllo alla Banca Dati risultava però essere stata segnalata dalle Forze dell’Ordine di numerose province del nord Italia in quanto solita accompagnarsi a connazionali con specifici precedenti per furti in abitazione.
Nello zainetto indosso alla 36enne veniva rinvenuta una cartina della città di Ancona, segno che i tre erano venuti in “trasferta” e non conoscevano il capoluogo.
Accompagnati presso gli Uffici della Questura i tre ripetevano di essere venuti in visita turistica nel capoluogo dorico senza però dare contezza su dove avessero voluto alloggiare, senza avere bagagli al seguito e senza riuscire a indicare una residenza italiana.
Considerati i loro specifici precedenti e il fatto che non avevano alcun interesse – personale, familiare, di lavoro o di salute – per giustificare la loro presenza ad Ancona, il Questore emanava tre fogli di via obbligatori dalla città.
Dopo le formalità di rito, i tre venivano invitati ad ottemperare la misura preventiva di polizia e ad abbandonare immediatamente il capoluogo.