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OPERAZIONE DOPPIO CIELO DELLA POLIZIA

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VASTA OPERAZIONE DI CONTRASTO ALL'IMMIGRAZIONE CLANDESTINA: IN CAMPO SQUADRE MOBILI DI ROMA, ANCONA, SASSARI, NUORO, REPARTO PREVENZIONE CRIMINE SARDEGNA E REPARTO OPERATIVO AERONAVALE DELLA GUARDIA DI FINANZA

Al termine di una complessa ed articolata attività di indagine, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad otto fermi di indiziato di delitto nei confronti di altrettanti soggetti, tutti gravemente indiziati di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

L’attività investigativa, avviata nel mese di Dicembre e finalizzata a contrastare il massiccio flusso migratorio che dall’Algeria giunge sulle coste sarde ha permesso di identificare un nucleo di fiancheggiatori, che stabili su tutto il territorio nazionale, fornivano ai loro connazionali la necessaria assistenza per giungere in Italia, fornivano falsi documenti da utilizzare per circolare liberamente con la prospettiva di raggiungere altre nazioni europee ed, in alcuni casi, si occupavano di accompagnarli oltre frontiera.

A capo dell’organizzazione S. N., algerino trentenne, in Italia da oltre 10 anni sposato con una cagliaritana trentacinquenne, ritenuta  complice del marito, domiciliati ad Assemini.

I due, grazie alla loro conoscenza delle dinamiche locali legate ai così detti “sbarchi diretti” che da anni interessano le coste sud occidentali della Sardegna, nel tempo hanno creato una fitta rete di contatti, anche a livello transnazionale, offrendo un servizio a “pagamento” ai loro connazionali che una volta sbarcati sull’isola avrebbero manifestato la necessità di possedere un titolo falso con il quale poter comunque circolare liberamente. L’attività della coppia, un vero e proprio business,  con tariffe variabili tra i 100 ed i 400 a seconda del tipo di documento da falsificare, si è avvalsa della collaborazione di almeno altri sei soggetti, presenti tra Roma e Sassari, ma tutti accomunati da una precedente esperienza sarda alle dirette dipendenze di N S e della moglie: i medesimi si occupavano di reperire i connazionali appena giunti necessitanti di documenti. Tra quelli più richiesti la ricevuta dell’istanza di protezione internazionale, un documento che permette una discreta libertà di movimento senza tuttavia compromettere la possibilità di richiedere, una volta raggiunta la meta europea desiderata, una reale richiesta di protezione internazionale, eludendo così i presupposti della Convenzione di Dublino. Grazie agli accertamenti effettuati dagli operatori del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica per la Sardegna che hanno analizzato nel dettaglio tutti i documenti reperiti dagli investigatori, si è potuta accertare la natura assolutamente fraudolenta dei medesimi.

           

Gli altri destinatari dei provvedimenti restrittivi sono:

  • K  O, diciottenne marocchino domiciliato a Fertilia (SS)
  • K M A 26enne algerino domiciliato a Capoterra
  • R.B. diciasettenne algerino
  • B N E, 24enne algerino  domiciliato a  Cagliari
  • S R, 24enne algerino domiciliato a Roma

 

L’esecuzione delle misure precautelari è avvenuta con la collaborazione del Servizio Centrale Operativo, le Squadre Mobili di Roma, Ancona, Sassari e Nuoro, il Reparto Prevenzione Crimine Sardegna e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza.

 

In particolare, ad Ancona è stato fermato B A 29enne marocchino domiciliato in Villasor, allontanatosi dalla Sardegna recentemente, forse proprio poiché temeva di essere arrestato per le sue illecite attività. B A., anch’esso considerato ai vertici del gruppo criminale, si occupava di procacciare all’organizzazione stranieri di nazionalità marocchina alla ricerca di documenti falsi. In un primo momento, il ricercato aveva trovato rifugio nella città di Pesaro, e successivamente ha raggiunto Ancona dove è stato intercettato e fermato in piazza della Repubblica  da personale della Sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Ancona, che aveva avuto le sue foto e che ha battuto le zone dove era probabile individuare uno straniero appena giunto in città (ovvero il porto, la stazione ed il Piano S. Lazzaro). Non è chiaro se voleva imbarcarsi per sfuggire alla cattura; al momento del fermo non ha fatto dichiarazioni e non è stato trovato in possesso di biglietti navali o aerei. Con l’ ausilio dei colleghi della Squadra Mobile di Cagliari e dagli uomini del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del Servizio di Polizia Scientifica, nel frattempo sopraggiunti, il marocchino  è stato scortato in Questura da dove, dopo il fotosegnalmento di rito e la notifica del provvedimento restrittivo, è stato infine accompagnato al Carcere di Montacuto.


07/03/2017

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