GLI AGENTI DELLA SQUADRA MOBILE SCOPRONO UN GIRO DI DOCUMENTI FALSI
A seguito di una proficua attività info-investigativa, la Squadra Mobile della Questura arrestava un cittadino originario dell’Iran, regolare sul territorio nazionale, residente nel capoluogo, classe 1991, per il reato di traffico e possesso di documenti falsi.
Da giorni gli investigatori della Squadra Mobile notavano un continuo via vai nell’appartamento dell’uomo sito in zona Piano.
Quell’andirivieni insospettiva gli agenti ipotizzando che all’interno dell’abitazione si svolgesse qualche attività illecita.
Durante il controllo al cittadino extracomunitario e alla conseguente perquisizione, i poliziotti rivenivano, adagiato su una poltrona della camera da letto, un portafoglio simil pelle al cui interno vi erano documenti portoghesi e una carta di identità con generalità diverse dall’identificato ma con apposta la sua foto.
Sul comodino vi era un libro in pelle di color marrone con scritte in oro : mentre veniva spostato, gli agenti si avvedevano, maneggiandolo, di alcune anomalie nell’impaginazione.
Infatti sfogliando il testo, scritto nella lingua di origine, i poliziotti scoprivano che alcune pagine erano state sapientemente tagliate al centro al fine di creare una custodia su cui far viaggiare di nascosto i passaporti da un paese all’altro.
L’incavo ricavato tra le pagine infatti corrispondeva esattamente alle dimensioni di un titolo di viaggio.
All’interno del libro, inoltre, si rinvenivano 12 banconote da 100 euro, piegate una ad una tra le pagine, provento, verosimilmente, della vendita di documenti falsi.
In un cassetto di un mobile della camera vi era, altresì, una placca in plastica delle dimensioni dei documenti digitali usata evidentemente per fornire a chi materialmente produceva i documenti falsi le dimensioni degli stessi.
Tutti i documenti rinvenuti e sequestrati risultavano di ottima fattura ma palesemente contraffatti in quanto mancanti di elementi di sicurezza peculiari nei documenti originali.
Da un controllo al cellullare in uso al cittadino extracomunitario venivano rinvenute numerose foto di presumibili clienti che avevano ricevuto o erano in attesa di documenti artefatti.
Il cittadino iraniano veniva accompagnato presso gli Uffici della Questura dove veniva tratto in arresto.
Questa mattina, durante il processo per direttissima patteggiava una pena di due anni di reclusione.
Continuano le indagini per risalire agli acquirenti dei documenti, all’autore della falsificazione degli stessi e alla sua nazionalità.