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CONTROLLI STRAORDINARI DELLA QUESTURA CONTRO I FURTI IN ABITAZIONE E CONTRO OGNI FORMA DI ILLEGALITA’.
Ancora controlli straordinari della Polizia in tutto il capoluogo.
Nella sola giornata di ieri una task force costituita da equipaggi della Squadra Volante, Nucleo Cinofili e pattuglie in borghese della Squadra Mobile ha identificato 270 persone, controllato 91 cittadini extracomunitari e sottoposto a verifica 153 veicoli.
Questo il bilancio di un servizio straordinario di controllo del territorio pianificato dal Questore di Ancona, Oreste Capocasa, per prevenire e contrastare i furti in abitazione e i reati contro il patrimonio in genere.
Gli agenti hanno battuto palmo a palmo tutti i luoghi frequentati maggiormente da tossicodipendenti, pregiudicati, clandestini, bordeline e alcolisti con contestuale filtraggio dei movimenti di persone e mezzi, grazie alla simultanea attività di posti di controllo nei punti nevralgici della città.
Le pattuglie hanno perlustrato tutto il capoluogo nelle strade a maggiore circolazione, nella stazione ferroviaria, il porto, piazze, parchi, quartieri ritenuti più a rischio, senza tralasciare parcheggi, centri commerciali e locali pubblici interessati da un continuo flusso di avventori.
Non sono stati tralasciati neanche i luoghi più impervi e difficili da raggiungere, quali anfratti, ponti e cavalcavia, scelti di frequente da soggetti che senza fissa dimora li adibiscono a dimore di fortuna, costituendo zone di bivacco e ritrovo di malintenzionati.
Vigilati soprattutto tutti quei quartieri cittadini che si ripopolano a tarda sera in quanto abitati da famiglie che lavoro fuori città e che quindi lasciano per parecchie ore le proprie abitazioni.
E i servizi hanno dato immediato riscontro in quanto non si sono segnalati reati contro il patrimonio.
Emessi due fogli di via a carico di due cittadini extracomunitari che si aggiravano nel quartiere Adriatico con fare sospetto.
I due, infatti, con zaini in spalla venivano notati mentre osservavano alcuni stabili, sbirciando tra i citofoni per poi parlottare animatamente tra di loro nella loro lingua di origine.
Atteggiamento ripetuto più volte tanto da insospettire le pattuglie della Polizia.
Immediatamente intercettati dalla Volante i due, originari del Magreb, classe 1985 e 1976, regolari sul territorio nazionale, risiedevano in Lombardia e non avevano alcun interesse lavorativo o affettivo o sanitario che giustificasse la loro presenza ad Ancona.
Da un controllo emergevano a loro carico pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio e contro la persona.
Accompagnati presso gli Uffici della Questura, dopo le formalità di rito venivano muniti del decreto di allontanamento dalla città: per tre anni non potranno fare in ritorno nel capoluogo dorico.