Questura di Ancona

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CITTA' BLINDATA: 24 ORE DI CONTROLLI, IDENTIFICAZIONI, DENUNCE, ARRESTI ED ESPULSIONI

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CONTROLLI

ATTIVITA' PREVENTIVA E REPRESSIVA DELLE VOLANTI, DELLA SQUADRA MOBILE, E DELL'UFFICIO IMMIGRAZIONE DELLA QUESTURA

In una prospettiva in cui la sicurezza deve sempre piu’ farsi vicina ai bisogni dei cittadini è necessario istituire nuovi modelli di governo della sicurezza nella città, per prevenire situazioni di pericolo, favorire la vivibilità del contesto urbano e alzare il senso di sicurezza in ogni cittadino. E’ proprio con questo obiettivo che il Questore Oreste Capocasa ha organizzato una piu’ capillare attività di prevenzione finalizzata, appunto, al contenimento dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli di natura predatoria e a quelli che attengono al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti.

 

Squadra Volanti e Reparto Prevenzione Crimine

 

Continuano i controlli straordinari del territorio: gli agenti della Squadra Volante, del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria”,  della Squadra Cinofili, della Squadra Nautica, hanno “passato al setaccio” tutte le zone anche quelle più impervie del capoluogo dorico, controllati tutti i  soggetti sospetti, conducenti e passeggeri che attraversano il territorio, battute palmo a palmo le vie e i quartieri, parcheggi, centri commerciali, zone industriali e residenziali.

 

Ecco i risultati delle ultime 24 ore: Persone controllate 486, Cittadini extracomunitari identificati 190, Veicoli controllati 673, chiamate al 113: 418

 

 

 

Squadra Mobile e Ufficio Immigrazione

 

Durante mirati servizi di polizia gli agenti della Squadra Mobile della Questura rintracciavano un cittadino sudamericano di 53 anni pluripregiudicato per reati contro la persona colpito da un decreto di espulsione dal territorio nazionale in quanto dal 2011 clandestino in Italia.

 

L’uomo che era entrato in un giro di prostituzione si nascondeva nel capoluogo, uscendo solo nelle ore notturne per svolgere l’attività di meretricio.

 

A suo carico numerose denunce di transessuali i quali denunciavano continue liti e aggressioni subite dall’uomo che pur di accaparrarsi alcune zone della città non esitava a mettere in atto comportamenti violenti.

 

Ieri sera gli investigatori della Squadra Mobile rintracciavano il 53enne, lo identificavano e lo accompagnavano negli Uffici della Questura.

 

Dopo le formalità di rito veniva denunciato ed affidato agli agenti dell’Ufficio Immigrazione.

 

Questa mattina il cittadino extracomunitario veniva accompagnato alla frontiera per dare adempimento all’espulsione dal territorio nazionale.

 

Attività della Squadra Mobile

 

Continua l’incessante attività della Polizia di Stato di Ancona nel contrasto agli odiosi reati di genere che da qualche tempo hanno avuto un’impennata in quanto a denunce. Non tanto perché aumentati, ma soprattutto perché oggi si denuncia molto più di un tempo, con abbattimento di quella che i penalisti definiscono la “cifra oscura”, ovvero i reati non denunciati.

 

Grazie alla sinergia tra la Procura della Repubblica, le Associazioni a tutela delle donne maltrattate e la Polizia di Stato le donne hanno acquisito maggiore consapevolezza dei lori diritti, in ciò aiutate anche da una normativa ben fatta, che consente adeguate misure contro maltrattanti e stalkers.

 

 La Sezione Specializzata della Squadra Mobile che si occupa dei reati contro la persona, composta da personale altamente specializzato, di recente è stata rafforzata dal questore Oreste Capocasa con l’ innesto di ulteriori due poliziotti, un uomo ed una donna particolarmente versati nel trattare vittime di tali reati, proprio per fare fronte all’ aumentata domanda di sicurezza.

 

 Le ultime due indagini appena concluse riguardano:

 

Un cittadino rumeno 54enne, da diversi anni residente ad Ancona dove fa l’ operaio, che da circa due anni maltrattava la compagna, una concittadina di due anni più giovane. La donna per cultura ed indole aveva sopportato per qualche tempo le offese e le botte, indotte probabilmente anche dalle difficoltà lavorative dell’ uomo.

 

Di recente la donna, esasperata e finita all’ ospedale per le botte del compagno, si era rivolta ad una associazione, che le ha consigliato di rivolgersi in Questura; nel contempo, la donna ha interrotto la relazione ed è andata ad abitare altrove, con l’ aiuto della associazione.

 

L’ uomo ha cercato di riallacciare i rapporti, arrivando anche a minacciarla, ma la donna è stata irremovibile e sporto una ulteriore denuncia in Questura; gli investigatori della Squadra Mobile hanno raccolto numeroso materiale probatorio ed inviato una corposa informativa in Procura.

 

Il PM dott.ssa Valentina Bavai ha chiesto ed ottenuto dal GIP la misura cautelare coercitiva del divieto di avvicinamento alla parte offesa e del di divieto di comunicazioni; provvedimenti notificati all’interessato ieri pomeriggio dopo che i poliziotti della Squadra Mobile lo hanno rintracciato e condotto negli uffici della Questura per le incombenze di rito.

 

In caso di trasgressione, il manesco rumeno rischia l’arresto in flagranza e l’inasprimento della misura cautelare, fino al carcere.

 

Un altro cittadino rumeno, 39enne, che aveva conosciuto una connazionale di due anni più giovane, separata e con un figlio di 8 anni.

 

L’ uomo, operaio specializzato ad Ancona, impiegato in una ditta di cantieristica, aveva conosciuto la donna in una chat e, dopo aver approfondito la conoscenza andandola a trovare di persona, lo scorso mese di settembre l’aveva convinta a raggiungerlo dal Veneto qui ad Ancona.

 

Qui la donna aveva anche trovato un piccolo lavoro part time, ma dopo appena due settimane di convivenza si era accorta del vizio dell’uomo di bere nonché la sua conseguente propensione a diventare violento e manesco.

 

Anche i suoi amici e compagni di lavoro lo avevano rimproverato per il suo atteggiamento, che peraltro manteneva anche davanti al figlio della compagna, senza ottenere mutamenti di condotta.

 

La donna era stata costretta a scappare dalle sue grinfie rifugiandosi temporaneamente in un albergo cittadino, ma la scorsa settimana il clou della vicenda: l’uomo l’aveva rintracciata e percossa cagionandole ferite che l’avevano costretta a recarsi al pronto soccorso, dove l’avevano medicata e refertata con due settimane di prognosi.

 

 La donna ha così sporto denuncia in Questura e i poliziotti della Squadra Mobile, oltre ad aiutarla a trovare un’altra sistemazione per evitare di essere di nuovo rintracciata dall’ex compagno, hanno informato la Procura della Repubblica, denunciando l’uomo per i reati di atti persecutori e lesioni personali.


21/10/2016

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