LA SQUADRA MOBILE DELLA QUESTURA DENUNCIA IL TITOLARE DI UN BAR CHE SOMMINISTRAVA ALCOOL
La Polizia di Stato di Ancona al termine di laboriosi accertamenti ha denunciato alla Procura della Repubblica di Ancona il titolare di un bar del centro di Ancona, un 51enne incensurato.
Numerose le segnalazioni anche di genitori preoccupati che indicavano il bar, ubicato nel quartiere Adriatico, come luogo di ritrovo per adolescenti desiderosi, durante i fine settimana estivi, di sballarsi con drink alcoolici pericolosi.
I minorenni infatti non hanno ancora sviluppato tutti gli enzimi necessari per metabolizzare l’ alcol, che è comunque una sostanza epatotossica anche per gli adulti, e dunque sono più inclini ad ubriacarsi, fino al coma etilico e con pericolo sia per la propria che per l’ altrui incolumità.
La legge prevede il reato di somministrazione di alcol a minorenni al di sotto dei 16 anni; somministrare ai minorenni ultrasedicenni ma ancora infradici ottenni è invece punito con una sanzione amministrativa.
I poliziotti ci hanno voluto vedere chiaro, appunto a tutela della salute pubblica dei minori, attuando tra agosto e settembre una serie di servizi di appostamento, e verificando che qualsiasi minorenne, anche giovanissimo, poteva consumare sia birre che superalcolici senza che gli addetti alla somministrazione si preoccupassero, come impone la legge, di sincerarsi della loro età chiedendo un documento.
Anche all’ esterno del bar nessun cartello metteva in guardia i ragazzini dai divieti imposti dalla legge.
Il passo successivo è stato quello di identificare alcuni minori, tra i 13 ed i 14 anni, che stavano tranquillamente bevendo alcolici (in un caso una ragazzina tredicenne beveva vodka, e ha dichiarato che non era la prima volta e che i barman erano ben consapevoli che lei era minore).
I minori sono stati ascoltati nelle scorse settimane negli uffici della Squadra Mobile, dove alla presenza dei propri genitori hanno verbalizzato di aver consumato alcolici nel bar in questione, senza alcun problema.
Aggiungendo che si tratta di una moda, e che sono pochi i bar rigorosi sul controllare l’ età dei clienti.
Al termine degli accertamenti, che proseguono per verificare la penale responsabilità anche dei 4 barman assunti stagionalmente o con i voucher ed identificati dagli investigatori come coloro che materialmente servivano gli alcolici senza alcuna cautela, la Squadra Mobile ha inviato una corposa informativa alla Procura della Repubblica.