AGGREDISCE LA MOGLIE PER FUTILI MOTIVI E POI FUGGE VIA CON IL SUO TELEFONINO: INTERCETTATO BLOCCATO IMMEDIATAMENTE DALLE VOLANTI
Come in una trama di un film, il colpevole torna sempre sulla scena del reato e così alle prime luci dell’alba gli agenti delle Volanti rintracciavano e bloccavano un uomo che nella serata aveva aggredito la moglie per poi fuggire facendo perdere le proprie tracce.
Ieri sera, alle 21.30, in un appartamento sito in via Marconi, appena finito di cenare, senza un reale motivo, un uomo, originario della Romania, classe 1980 incominciava ad insultare la moglie intenta a rassettare la cucina, polemizzando sul suo modo di lavare le stoviglie.
In un crescendo di improperi e parolacce il marito, di fronte alla donna, coetanea e connazionale, che gli teneva testa ribattendo con altrettanti improperi agli epiteti alquanto maleducati del coniuge, si alzava dal divano e la raggiungeva davanti al lavandino strattonandola e afferrandola per le braccia, tentando di passare dalle parole ai fatti.
La moglie cercava di difendersi e di resistere agli strattonamenti urlandogli smettere e cercando di afferrare il telefonino per richiedere aiuto: con gesto fulmino le afferrava i polsi e le sfilava il cellullare.
Di fronte alle grida della donna, temendo che qualcuno dei vicini avesse potuto sentire le sue richieste di aiuto, il 36enne usciva precipitosamente dall’appartamento portandosi via lo smartphon della malcapitata.
Una telefonata al 113 della Questura di un vicino di casa faceva scattare l’allarme e una pattuglia della Volante raggiungeva la donna che in un evidente stato di agitazione raccontava quanto appena accaduto.
Affidata alle cure specialistiche del personale sanitario del 118, tutti gli equipaggi della Squadra Volante si mettevano sulle tracce del fuggitivo che sembrava essersi dileguato nella notte.
Mentre gli agenti battevano palmo a palmo tutta la città, un equipaggio si appostava in una via adiacente: gli agenti erano, infatti, convinti che l’aggressore non avesse lasciato la zona ma che tenesse d’occhio la casa e la moglie.
E infatti, verso le ore 4.00, quando pensava che tutto fosse tranquillo e constatato che nessun poliziotto era nei paraggi e che dalle finestre dell’appartamento non filtrava alcuna luce, con fare guardingo si avvicinava al portone dello stabile cercando di inserire la chiave nella serratura.
In men che si dica, gli agenti gli piombavano alle spalle bloccandolo ed identificandolo.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura dopo le formalità di rito veniva denunciato per il reato di rapina e maltrattamenti in famiglia.