DENUNCIATO DALLE VOLANTI DELLA QUESTURA PER FALSE GENERALITA'
Alle prime luci dell’alba litiga con la compagna e finisce denunciato per false generalità.
Succedeva questa mattina, verso le ore 3.00, quando una coppia, dopo una lunga serata passata a bere tra un locale e l’altro decideva di riposarsi sopra i muretti che costeggiano Piazza d’Armi.
In preda ai fumi dell’alcool i due incominciavano dapprima a beffarsi l’uno dell’altro con parole ed epiteti poco gentili e poi incominciavano a spintonarsi e ad urlarsi parolacce ed improperi.
Una pattuglia della Squadra Volante impegnata nel controllo del territorio notava la coppia e considerata l’andatura barcollante della donna e le sue urla lanciate a squarciagola verso l’uomo che non intendeva passarle l’ultima sigaretta che stava fumando, decidevano di intervenire immediatamente.
Alla vista della “Pantera” l’uomo tentava di scappare cercando di nascondersi dietro ai cassonetti e richiamando con urli la donna tentando così di convincerla a fuggire.
Comportamento inutile in quanto gli agenti li raggiungevano invitando l’uomo ad alzarsi il quale continuava a rimanere accovacciato dietro la spazzatura, mostrandosi nervoso e oltremodo infastiditi dal controllo di polizia.
La donna, invece, collaborava con i poliziotti mostrando i documenti di identità: cittadina italiana, classe 1969, residente in provincia.
Riportato alla calma, l’uomo si mostrava inspiegabilmente ai poliziotti con la mano destra chiusa, piegata sulla schiena: invitato ad aprire la mano, nonostante tutti i tentavi di resistenza non poteva far a meno di assecondare le richieste e mostrare, suo malgrado, un pezzo di sostanza stupefacente tipo hashish che aveva tentato inutilmente di frantumare tra le dita e nascondere.
Alla richiesta dei documenti di identità, l’uomo non forniva alcun atto attestante le proprie generalità e, incalzato dalle domande degli agenti dapprima cercava di dare dei nomi di fantasia – tra le risate scroscianti della compagna che accompagnava ogni nome con fragorosi applausi – e, infine, declinava le generalità, non sue, però, ma del fratello.
Accompagnato presso gli Uffici della Questura e sottoposto ai rilievi fotodattiloscopici gli agenti risalivano all’esatta identità: cittadino italiano, classe 1980, in Italia senza fissa dimora, pluripregiudicato per reati contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti.
Anche il fratello a cui aveva cercato di rubare l’identità aveva gli stessi precedenti penali, unica differenza erano i due anni in meno.
Dopo le formalità di rito veniva denunciato per false generalità e segnalato alla locale Prefettura come assuntore di sostanze stupefacenti.