Questura di Ancona

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POLIZIA DI STATO VIA TERRA, VIA MARE E VIA CIELO

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VOLANTE E ELICOTTERO DELLA POLIZIA DI STATO

LA QUESTURA DI ANCONA IMPEGNATA IN CONTROLLI STRAORDINARI DEL TERRITORIO

Da due giorni il territorio della provincia viene battuto palmo a palmo, a 360° dalla Polizia di Stato: 185 gli agenti impiegati via terra, via mare e via cielo, hanno operato simultaneamente, tessendo ora dopo ora una rete di controlli e di ispezioni .

 

Via terra: sinergicamente e contemporaneamente sono scese “in campo” le  pattuglie della Squadra Volante della Questura e dei Commissariati, del Reparto Prevenzione Crimine “Umbria-Marche”, le Unità Cinofile, le Unità  Operative di Primo Intervento, le pattuglie in borghese della Squadra Mobile  e della DIGOS, che hanno dispiegato l’attività di prevenzione e repressione di ogni forma di illecito in tutto il centro cittadino, nelle periferie,  Piano San Lazzaro, zona Palombare, Posatora, Torrette, quartieri Grazie, Pinocchio, Colleverde, Vallemiano, Brecce Bianche, senza tralasciare la zona industriale, i centri commerciali, il porto, le stazioni ferroviarie, i parcheggi e i parchi cittadini, spingendosi finanche nelle aree rurali nonché lungo i litorali, particolarmente affollati in questo periodo dell’anno.

Sicuramente di grande impatto gli agenti delle Unità Operative di Primo Intervento che durante l’attività di controllo agli obiettivi più sensibili della capoluogo, hanno fornito un efficace supporto all’attività di prevenzione e repressione di ogni forma di reato.

 

Via cielo:. L’elicottero “Poli” del Reparto Volo di Pescara ha sorvolato tutto il capoluogo vigilando dall’alto e costituendo una sicura e costante copertura aerea a tutti gli agenti impiegati nei controlli straordinari del territorio. I poliziotti a bordo del velivolo hanno monitorato dall’alto strade, aree urbane, periferie, litorale, attenzionando tutti i movimenti di mezzi e persone che si snodavano sotto il loro attento sguardo e segnalandolo alle pattuglie che si muovevano “via terra”.

 Via mare : le moto d’acquaManta 1” e “Manta 2”, nonché la motovedetta “Squalo” in dotazione alla Squadra Nautica hanno collaborato ai servizi coordinati del territorio pattugliando capillarmente tutta la costa da Senigallia a Numana, dove si trovano le località turistiche particolarmente affollate in questo periodo estivo, fornendo uno sguardo dal mare in uno scambio veloce di informazioni e segnalazioni con tutti gli equipaggi della Polizia impiegati.

 

I risultati non sono mancati. I poliziotti hanno effettuato controlli, identificazioni, verifiche incrociate ai terminali, perlustrazioni, posti di controllo:

1608 le persone controllate, 879 i cittadini extracomunitari identificati, 793 i veicoli ispezionati, 12 i locali controllati, 32 i posti di controllo

 

Durante il controllo del territorio, ieri sera, verso le ore 19.00, una pattuglia della Squadra Volante veniva fermata da alcuni residenti di questa via Cialdini che richiedevano l’intervento della Polizia in quanto alcuni coinquilini urlavano tra di loro e si udivano oggetti scagliati a terra e minacce varie.

Immediatamente gli agenti intervenivano ed appuravano che effettivamente dal terzo piano di uno stabile giungevano grida, parolacce e improperi.

Raggiunta l’abitazione i poliziotti si facevano aprire e trovavano tre uomini, di 40, 46 e 36 anni, originari della Romania, coinquilini, in un evidente stato di ebbrezza che a mala pena riuscivano a rispondere alle domande degli agenti, simulando goffamente un atteggiamento disinvolto.

Uno di essi, invece, classe 1976 alla vista della Polizia correva verso la cucina e cercava di chiudersi dietro la porta: prontamente gli agenti lo seguivano e lo sorprendevano mentre cercava di nascondere un lungo coltello da cucina sotto il frigorifero.

I tre coinquilini avevano deciso di prepararsi un aperitivo prima della cena: un bicchiere dopo l’altro in un crescendo di bevande sempre più alcooliche, dalla birra ai liquori, fino a perdere completamente il controllo.

Da qui un banale diverbio per un improvviso cambio del canale della TV che degenerava fino a quando dalle parole si passava ai fatti con spintoni, calci e strattonamenti.

Le minacce dapprima verbali venivano avvalorate dal lancio di suppellettili, piatti e bicchieri, fino a quando il 40enne afferrava un coltello da cucina e si avvicinava ai due connazionali brandendo nell’aria la lunga lama.

Provvidenziale l’intervento della Volante che scongiurava il peggio.

Calmati gli animi, i poliziotti procedevano all’identificazione: dopo le formalità di rito, il cittadino straniero veniva denunciato alla competente Autorità Giudiziaria per i reati di percosse e minacce aggravate dall’uso di un’arma.

 

La Squadra Mobile della Questura di Ancona ha tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti S. S., un commerciante ambulante anconetano 53enne, già noto alle Forze dell’ Ordine. L’ uomo, evidentemente faceva fronte alla crisi arrotondando le entrate con la vendita sottobanco di stupefacente. I poliziotti della Narcotici lo tenevano d’ occhio da tempo, e ieri pomeriggio sono entrati in azione, perquisendolo su strada sotto la propria abitazione e trovandolo in possesso di un paio di grammi di hashish. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito ai poliziotti di sequestrare altri 15 gr. di hashish nascosti in camera da letto ed un taglierino per ridurre in dosi l’ hashish. Gli investigatori non hanno mollato la presa, sapevano che l’ uomo con molta probabilità aveva altro hashish e sapevano pure che ha un magazzino, a Posatora, dove stiva le merci che poi vende da ambulante: qui il loro fiuto è stato ripagato, perché nascosti sotto un cartone vi erano altri 100 gr. di hashish ancora da suddividere. L’ uomo è stato tratto in arresto.

 

La Squadra Mobile della Questura di  Ancona ha eseguito, al culmine di indagini per i reati di maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori nei confronti di un anconetano 40enne, la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa. Si tratta di una particolare misura cautelare coercitiva, introdotta nel 2009 a tutela delle vittime di stalking. Il Giudice ordina al destinatario di non avvicinarsi alla vittima, di non frequentare i luoghi da lei abitualmente frequentati e di non comunicare con lei; in caso di trasgressione, l’ autore rischia un inasprimento della misura, fino alla custodia cautelare in carcere. L’ uomo a seguito di indagini lampo della sezione della Squadra Mobile specializzata  in tali tipi di reati è accusato di aver maltrattato la convivente, dalla quale ha avuto anche un figlio, durante gli anni della convivenza. Di averla diffamata su un social network quando la donna ha deciso di troncare la relazione; di averla perseguitata anche dopo la separazione, perché geloso della sua condotta di vita, con appostamenti minacce ed incursioni sul luogo di lavoro; di averle rubato un telefono cellulare per prendere visione dei messaggi sui social che la donna aveva memorizzato ancora sul telefonino


06/08/2016

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