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LA POLIZIA DI STATO VIGILA SU TUTTO IL CAPOLUOGO DORICO

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CONTROLLI DELLA POLIZIA DI STATO

UOPI, "PANTERE", "MANTA" E CANI POLIZIOTTI: CONTROLLI A TAPPETO IN TUTTA LA CITTA'

Si spostano in tutto il capoluogo, per via mare e per via terra, sempre pronti nel controllo del territorio e di repressione dei reati: sono gli agenti delle Volanti, delle Unità Operative di Primo Intervento, del Nucleo Cinofili e della Squadra Nautica, che da ieri battono palmo a palmo tutto il capoluogo in un’attività sinergica e simultanea che garantisce una copertura a 360° di tutta la città.

Le “Pantere” delle Volanti disponendosi a scacchiera hanno pattugliato il centro storico, le arterie principali che adducono al capoluogo, le strutture ricettive, i locali pubblici e tutte quelle aree interessate in questo particolare periodo dell’anno da maggiore affluenza di giovani.

Impiegate anche le Unità Cinofile con i cani poliziotto antisabotaggio e antidroga: in queste ore sono stati impiegati in mirati e capillari controlli del territorio con ispezioni particolari, nei parcheggi, negli scali, nei parchi cittadini, nelle stazioni, nel porto finanche nelle zone più impervie e nascoste del capoluogo, inoltrandosi anche all’interno di edifici abbandonati, spesso scelti come rifugio e nascondiglio da soggetti che vivono ai margini della legalità.

Gli agenti specializzati delle Unità Operative di Primo Intervento hanno garantito costantemente la propria presenza sul territorio fornendo anche una copertura ai poliziotti delle Volanti, impegnati in questi giorni di controlli straordinari del territorio, pattugliando con il particolare mezzo blindato non solo il capoluogo dorico con tutti i suoi obiettivi sensibili ma anche il litorale della provincia predisponendo numerosi posti di controllo lungo le strade principali che conducono alle località turistiche.

Per mare le moto d’acqua della Squadra Nautica hanno assicurato un controllo della costa monitorando attentamente le spiagge da Senigallia a Sirolo, in un’attività di prevenzione, osservazione e soccorso pubblico.

E i risultati non sono tardati ad arrivare: 351 persone controllate, 282 cittadini extracomunitari identificati, 273 veicoli ispezionati, 24 locali controllati, 579 chiamate al 113, 21 posti di controllo.

Durante il controllo del territorio, questa mattina, gli agenti delle Volanti notavano un cittadino extracomunitario che entrava furtivamente all’interno del parco “Belvedere” di Posatora con al seguito uno zaino, sicuramente pesante vista la postura ricurva di chi lo trasportava.

I poliziotti decidevano di scendere dalla “Pantera” e di seguire l’uomo che, ignaro di essere osservato, si posizionava vicino ad una siepe e impaziente mostrava il comportamento infastidito tipico di chi attende ad un ritardato appuntamento.

Il cittadino extracomunitario, originario dell’Asia, improvvisamente veniva richiamato da un connazionale che lo invitava a seguirlo dietro un cespuglio: poche parole nella loro lingua di origine, uno scambio di numeri con il cellulare e poi un fugace saluto.

Immediatamente gli agenti intervenivano e identificavano l’uomo: classe 1970, senza fissa dimora in Italia, privo di qualsiasi occupazione.

Alla richiesta di aprire lo zaino, il cittadino extracomunitario, inaspettatamente, incominciava ad urlare e a mostrare segni di insofferenza di fronte a quella richiesta cercando più volte di fuggire.

Bloccato e riportato alla calma il 46enne mostrava ai poliziotti quanto trasportava: un coltello di grosse dimensioni, due cesoie in acciaio e un attrezzo metallico tipo piede di porco, nonché un sacchetto di plastica trasparente contenente 300 euro in contanti – una quantità alquanto sospetta per un soggetto privo di occupazione.

Accompagnato presso gli Uffici della Questura, si chiudeva dietro il silenzio non spiegando né la provenienza del denaro né il motivo del possesso degli attrezzi rinvenuti e sequestrati.

Dall’immediato controllo, inoltre emergeva a suo carico un ordine di espulsione dal territorio nazionale emesso nel mese di gennaio 2016 dalla Questura di Venezia.

Dopo le formalità di rito veniva denunciato per il reato di porto abusivo di armi ed oggetti atti ad offendere nonché per inottemperanza ad un decreto del Questore.

Veniva subito messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione che sta valutando un’immediata espulsione dall’Italia.


30/07/2016

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