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POLIZIA DI STATO: DUE NUOVI ARRESTI PER FURTO

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La Squadra Volante

POLIZIA DI STATO: DUE NUOVI ARRESTI PER FURTO, DENUNCE E ATTIVITA’ DI PREVENZIONE

Sicuramente avevano pianificato tutto: la borsa dove riporre la refurtiva, chi delle due avrebbe prelevato i vestiti e chi li avrebbe occultati, ma non avevano fatto i conti con la difficoltà a liberare i capi di abbigliamento dalle placche antitaccheggio.

E’ così che due donne, classe 1995 e 1972, residenti in un comune della Provincia, già gravate da pregiudizi di polizia per reati contro il patrimonio, venivano tratte in arresto dagli agenti delle Volanti.

Ieri pomeriggio, verso le ore 17.30 le due entravano in un negozio sito in un centro commerciale del capoluogo con al seguito una piccola borsetta a tracolla e una borsa in corda da mare con tanto di teli da spiaggia talmente colma che, apparentemente, non avrebbe contenuto altro.

Dopo aver girovagato tra gli scaffali, prelevavano alcune magliette e pantaloni da donna e si dirigevano ai camerini di prova.

Qui l’impresto. Mentre la più grande faceva la “guardia” tenendo la tendina del camerino di prova, la 21enne all’interno cercava di liberare i capi dalla morsa dell’antitaccheggio, tanto era difficile l’operazione da esprimere con parolacce e gemiti di sforzo l’ardua impresa.

Entrava, quindi anche la 44enne e insieme si sentivano armeggiare con qualcosa di metallico.

Gli addetti alla vigilanza si avvedevano dello strano comportamento e insospettiti contattavano il 113 della Questura richiedendo l’intervento della Polizia.

Ad attendere le due maldestre ladre alle casse vi erano gli agenti delle Volanti che le identificavano.

Alla richiesta di mostrare il contenuto della borsa da mare, le due mostravano tutto il loro disappunto chiedendo sgarbatamente il motivo di tale controllo.

Mentre la più anziana cercava i documenti dentro la borsetta, ecco spuntare un paio di tronchesi di colore arancio e nero: a quel punto, vistesi scoperte, aprivano anche la seconda borsa da cui riemergevano i capi di abbigliamento appena trafugati, alcuni con vistosi buchi provocati dallo strappo della placca antitaccheggio, altri con la stessa piastra penzoloni e danneggiata.

Accompagnate presso gli Uffici della Questura venivano tratte in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, nonché aggravato dall’uso della violenza sulle cose.

 

Ieri sera, verso le ore 19.00, proprio durante l’orario in cui maggiore è l’affluenza dei visitatori presso il locale nosocomio di Torrette, quattro individui si posizionavano davanti all’ingresso principale chiedendo insistentemente denaro a quanti provavano ad accedere.

Non solo la loro insistenza e le parolacce contro chi non elargiva alcun euro, ma i quattro incominciavano ad insultarsi tra di loro, in un crescendo di urla ed improperi, per accaparrarsi la posizione più visibile e quella che secondo loro poteva procacciare un maggiore guadagno.

Spintoni, invettive e gestacci alquanto maleducati che richiamavano l’attenzione di una pattuglia della Volante impegnata nel controllo del territorio e che proprio in quel momento stava transitando nei pressi del nosocomio.

Immediatamente gli agenti intervenivano e ricomposti gli animi allontanavano la combriccola e la identificavano: due cittadini stranieri originari della Romania, classe 1983 e 1990, e due donne, cittadine italiane, classe 1960 e 1976, tutti senza fissa dimora ed occupazione e già gravati da precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.

Dagli accertamenti emergeva, poi che due di essi, per il cittadino rumeno di 33 anni e la donna italiana di 40 anni avevano in atto un divieto di ritorno nel comune di Ancona emesso nel mese di marzo 2015.

Dopo le formalità di rito i due venivano denunciati perché inottemperanti ad un provvedimento del Questore

Durante il controllo del territorio, un equipaggio della Squadra Volante della Questura notava un individuo che si aggirava con fare sospetto in zona Archi, davanti ai portoni degli stabili e nei parcheggi antistanti.

Gli agenti decidevano di seguire tutti i movimenti dell’uomo cercando di capirne le intenzioni.

Alla vista della “Pantera” incominciava ad allungare il passo e a cercare di dileguarsi in una via limitrofa.

Immediatamente gli agenti lo intercettavano e bloccato lo identificavano: cittadino originario della

Romania, classe 1993, senza fissa dimora in Italia, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, specializzato nei furti in appartamento.

Accompagnato negli Uffici della Questura veniva sottoposto ai rilievi foto dattiloscopici che oltre a confermare le generalità faceva emergere un ordine di allontanamento dal territorio nazionale disposto dal Prefetto di Bologna nel 2014 e confermato un anno dopo anche dal Prefetto di Ancona.

Oltre ad essere denunciato il cittadino straniero è stato accompagnato presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per dare esecuzione all’allontanamento immediato dall’Italia.

Grazie alla solerzia e alla collaborazione dei cittadini con la Polizia di Stato, ieri veniva sventata una tentata truffa.

Alle 13.00 una residente nel quartiere Adriatico contattava il 113 della Questura e chiedeva informazione su una strana telefonata appena ricevuta da un fantomatico appartenente alle Forze dell’Ordine che proponeva libri e abbonamenti a improbabili riviste dietro il pagamento di 155 euro.

Memore dei consigli divulgati dalla Questura con la campagna sulla sicurezza denominata “Alt Polizia” sui fantasiosi e creativi raggiri che usano i truffatori per ingannare le persone non esitava a chiamare la Polizia, comunicando quanto accaduto al poliziotto della Sala Operativa.

Immediatamente scattavano un equipaggio della Volante raggiungeva la malcapitata ed effettuava tutti i controlli del caso, rassicurando la previdente signora sul fatto che nessuna Forza dell’Ordine chiede soldi ai cittadini.

Sono tutt’ora in corso le indagini per risalire all’identità del ciarlatano e all’utenza telefonica dalla quale è partita la chiamata.

Un plauso del Questore Oreste Capocasa all’attenta cittadina, il quale promuove e sollecita una sempre più fattiva “sicurezza partecipata”, dove la collaborazione sinergica di Forze dell’Ordine e cittadini diventa la base e il presupposto per il vivere civile e il bene della collettività


28/07/2016

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