Controlli capillari in tutto il capoluogo
Tempi duri per i “topi di appartamento”: la Polizia di Stato non allenta la presa e tiene la guardia sempre alta.
Questa notte alle ore 02.00, durante il pattugliamento del territorio un equipaggio della Squadra Volante notava un soggetto che stazionava all’inizio in una strada in zona Collemarino.
L’orario, la via buia e il suo modo circospetto insospettivano gli agenti che si avvicinavano di soppiatto.
Poco distante un altro uomo stava armeggiando davanti all’ingresso di un magazzino chiuso con la saracinesca.
Immediatamente la “Pantera” delle Volanti interveniva.
Alla vista della Polizia il “palo” incominciava ad urlare per richiamare l’attenzione del complice.
In men che si dica, i due saltavano acrobaticamente una recinzione e si davano ad una precipitosa fuga, nascondendosi in mezzo alla vegetazione.
Gli agenti illuminavano a giorno tutta l’area con i fari alogeni della Volante e battevano palmo a palmo tutta la zona.
I malviventi, agevolati dall’erba alta e dalle piante, nonché dal buio e dalle arterie stradale vicine, facevano perdere le proprie tracce.
Davanti alla saracinesca del magazzino, che presentava dei segni di effrazione, ma che non aveva ceduto ai colpi, i poliziotti rinvenivano e sequestravano un cacciavite, sicuramente l’attrezzo con cui il fuggitivo aveva cercato di scardinare la serranda.
Sono tutt’ora in corso le indagini per dare un’identità agli autori del tentato furto.
Ieri sera il tempestivo intervento delle Volanti scongiurava un furto in un’abitazione di via Manzoni.
Alle ore 22.00 i rumori provenienti dal pianerottolo insospettivano un vicino di casa che particolarmente zelante e solerte avvisava il 113 della Questura.
Sicuramente il cigolio delle finestre che si aprivano e i passi provenienti dall’appartamento adiacente mettevano in allerta i ladri i quali, avvertito il rombo della “Pantera” che sopraggiungeva, non esitavano ad abbandonare ogni tentativo di introdursi nell’appartamento, dandosi ad una precipitosa fuga.
Per tutta la notte veniva pattugliato l’intero isolato in cerca dei fuggitivi.
Proseguono tutte le indagini per rintracciare i malviventi.
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Aveva pensato bene a come trafugare la marce dal supermercato ma aveva sottovalutato il clima afoso che l’avrebbe tradita.
Ieri, una donna, classe 1994, cittadina italiana, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, conosciuta dalle Forze dell’Ordine, verso le ore 17.00, entrava in un esercizio commerciale del centro cittadino con al seguito un passeggino da cui non si intravedeva alcun bambino ma vari strati di coperte ben riposte e piegate con tanto di lenzuolino, da trarre in inganno anche un occhio attento ed ipotizzare che lì sotto ci fosse davvero un bebè.
La cliente incominciava a girovagare tra gli scaffali per poi posizionarsi davanti agli espositori della carne: in un battibaleno afferrava varie confezioni di fettine, due polli, salsicce, costine di maiale e le occultava dentro il passeggino.
Insospettiti, da quell’inspiegabile mucchio di coperte, oltremodo fuori stagione, gli addetti alla vigilanza seguivano la donna e scoprivano il suo stratagemma usato per rubare: immediatamente allertavano il 113 della Questura e sul posto giungeva una pattuglia della Volante che l’attendeva in prossimità delle casse.
La cliente si avvicinava alle casse, aggiustando le coperte come se volesse assicurarsi che il fantomatico neonato non si “scoprisse” e “malaguratamente prendesse freddo”, mostrando solo una baguette da pagare.
Gli agenti la bloccavano e la identificavano, chiedendole di scoprire la culla.
Dopo un momento di tentennamenti, e tentativi di eludere il controllo di polizia, la donna, alquanto imbarazzata, sollevava le coperte e mostrava il passeggino ricolmo di carne e privo di neonati.
Accompagnata presso gli Uffici della Questura veniva deferita all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.
La merce, del valore di circa 100 euro, veniva subito restituita al legittimo proprietario.
Grazie all’arrivo della Volante veniva riportata la calma e il silenzio in uno stabile nel quartiere Brecce Bianche dove all’ora di cena era iniziato un battibecco tra i residenti di due palazzi dirimpettai.
Mentre una famiglia era intenta a cenare nel terrazzo, ieri, verso le 20.00, una coppia, residente nel palazzo di fronte, si affacciava e, senza un reale motivo, incominciava ad urlarle epiteti e frase ingiuriose, apostrofando, tra risate scroscianti, ogni singolo componente di quel nucleo familiare con parolacce.
Di fronte all’indifferenza dei malcapitati che fingevano, per quieto vivere, di non aver capito a chi fossero indirizzate le invettive, i due alzavano i toni tanto da farsi sentire in tutto il quartiere.
Spazientiti, senza dare riscontro alle provocazioni, richiedevano l’intervento della Polizia tramite il 113 della Questura e sul posto giungeva un equipaggio della Squadra Volante.
Gli agenti individuavano la coppia identificandola: entrambi cittadini italiani, lui classe 1960, lei classe 1971.
I due si giustificavano dicendo che stavano solo affacciati al balcone per fumare una sigaretta e che si scambiavano delle confidenze, sottolineando che ogni riferimento a fatti e persone era puramente casuale.
Visto che entrambi erano già stati segnalati alla Polizia per analoghi episodi, venivano ammoniti e invitati a non ripetere simili comportamenti.