PLURIPREGIUDICATO ARRESTATO DALLA SQUADRA VOLANTE DELLA QUESTURA PER FURTO AGGRAVATO.
Nonostante avesse già scontato in carcere reati contro il patrimonio, questa mattina, alle ore 11.00, un cittadino italiano, 48 anni, residente in provincia non ha resistito ed entrato in un esercizio commerciale di hobbistica sito in questo capoluogo ha trafugato un numero consistente di materiale elettrico.
Entrato nel locale con un giubbino tipo da pescatore, si aggirava tra i vari reparti per poi soffermasi in quello del materiale elettrico.
Incurante degli altri clienti l’uomo scartava le confezioni di alcuni oggetti e con indifferenza li occultava nel suo giubbino multi tasche.
Immediatamente alcuni clienti avvisavano il personale addetto alla vigilanza che lo attendevano alle casse insieme agli agenti della Squadra Volante.
Il quarantottenne oltrepassava le casse senza pagare la merce: fermato, mostrava tutto il suo disappunto cercando di eludere il controllo di Polizia, chiedendo spiegazioni del perché fosse stato bloccato.
Di fronte alle richieste dei poliziotti, l’uomo, seppur con malcelato disappunto, incominciava a svuotare le tasche della sua giacca e mostrava tutta la merce occultata: 6 lampade led, nr. 2 torce, nr. 4 lampade da lavoro, nr. 2 forbici da cucina, e poi matasse di fili di varie grandezze accartocciate nei vari scomparti del giubbino, per un valore di centinaia di euro.
Accompagnato presso gli uffici della Questura veniva arrestato per furto aggravato
Sarà stato l’approssimarsi della stagione estiva che avrà spinto un cittadino extracomunitario a rubare una radio portatile e alcune batterie e carica batterie di emergenza per il telefono cellulare.
Infatti ieri pomeriggio verso le ore 14.00 l’uomo, classe 1969, originario della Tunisia, in Italia senza fissa dimora, con precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, entrava in un centro commerciale del capoluogo e si dirigeva immediatamente verso il reparto di elettronica.
Dopo aver visionato varie radio portatili, ne afferrava una e la occultava sotto il gilet che indossava per poi ripetere l’operazione anche con quattro power bank.
Purtroppo non aveva calcolato che le confezioni rubate erano un po’ troppo voluminose per il suo fisico oltremodo esile, aspetto che metteva in allerta il personale addetto alla vigilanza.
Mentre si accingeva a oltrepassare le casse senza, apparentemente, alcun oggetto da pagare, l’uomo veniva bloccato dagli addetti alla vigilanza che avevano già richiesto l’intervento della Polizia tramite il 113 della Questura.
Di fronte alle richieste degli agenti della Squadra Volante, il tunisino, dapprima si mostrava titubante e alquanto innervosito dal controllo di polizia, ma, poi, apriva spontaneamente il gilet e mostrava tutta la merce trafugata del valore di circa 100 euro.
Dopo le formalità di rito l’uomo veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per furto aggravato.
Tutta la merce veniva restituita al legittimo proprietario.
Alle ore 03.00 di questa mattina le grida di due cittadini extracomunitari svegliavano un intero stabile di questa via De Gasperi.
Una donna, cittadina extracomunitaria, originaria della Nigeria, classe 1994 rivendicava i soldi da un connazionale, classe 1990, in quanto verso le ore 21.00 si era recata presso il suo appartamento per approntare un’acconciatura ai capelli della fidanzata dell’uomo.
Dopo il lavoro il nigeriano con una scusa faceva uscire di casa la “parrucchiera” e chiedendo la porta non saldava il conto.
La cittadina extracomunitaria non si dava per vinta e incominciava ad inveire contro l’uomo presidiando il suo pianerottolo e urlandogli improperi.
Immediatamente gli agenti della Squadra Volante intervenivano calmavano la donna cercando di riportare la quiete in tutta la via.
Al momento dell’identificazione, la donna non riusciva ad esibire alcun documento atto ad attestare la sua posizione nel territori nazionale.
Accompagnata presso gli Uffici della Questura e sottoposta ai rilievi foto dattiloscopici emergeva che la cittadina extracomunitaria non aveva mai regolarizzato la sua posizione in Italia.
Dopo le formalità di rito veniva denunciata in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.