Anche quest’anno, la Questura di Ancona ha reso onore al Patrono della Polizia di Stato, San Michele Arcangelo, con una Santa Messa che è stata officiata questa mattina, alle ore 10.00, dal S.E. Monsignor Angelo SPINA, presso la chiesa di San Michele Arcangelo di Via Monte D’ago, Ancona .
Il Questore di Ancona, Claudio CRACOVIA, insieme al personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno, con i propri familiari, ha presenziato alla cerimonia religiosa alla quale erano presenti anche le Autorità civili e militari della provincia e le rappresentanze della locale Sezione dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato.
Successivamente, la ricorrenza è stata dedicata al “Family Day” allo scopo di accrescere nel personale della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno il senso di appartenenza e di avvicinare i familiari all’ambiente di lavoro dei congiunti.
Anche ieri mattina, al Santuario di Arcevia, la Polizia di Stato, rappresentata dal personale del Comm.to di P.S., Polfer e Stradale di Fabriano, ha reso onore a San Michele Arcangelo.
Di seguito riportiamo alcuni cenni storici sulla chiesa di Ancona dedicata a San Michele Arcangelo e sulla ricorrenza
PERCHÉ QUESTA CHIESA È DEDICATA A SAN MICHELE
La pietà popolare parla di una probabile apparizione dell’arcangelo avvenuta intorno all’VIII secolo su una collina in località Montagnolo. Questo nome deriva dalla fusione di due parole: “mons” e “angeli”, per cui la collina finì col chiamarsi prima “Monte dell’Agnolo” e poi “Montagnolo”. A quell’epoca il culto di San Michele era molto in voga, per cui sul luogo dell’apparizione fu eretta una chiesa a lui dedicata. Soltanto in epoca più recente, con il formarsi di nuovi insediamenti di popolazioni che dalle zone rurali si trasferivano vicino alla città, venne eretta una nuova chiesa, sempre dedicata a San Michele Arcangelo, in questa località detta Pinocchio. L’edificio durò fino al 1972, allorché fu reso inagibile dal terremoto avvenuto quell’anno. La chiesa fu ricostruita dove si trova attualmente.
PERCHÉ SAN MICHELE È PATRONO DELLA POLIZIA DI STATO
La Chiesa cattolica lo festeggia il 29 settembre insieme agli arcangeli Gabriele e Raffaele.
Il suo nome in ebraico “Mi-ka-El” significa: “Chi (è) come Dio?”. Nell'iconografia sia orientale che occidentale San Michele Arcangelo viene rappresentato come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di Satana, sconfitto in battaglia. Nella tradizione popolare, quindi, è considerato il difensore del popolo di Dio e il vincitore nella lotta del bene contro il male.
Per questa virtù guerriera e difensiva San Michele è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere l'ordine pubblico, l'incolumità delle persone. San Michele, oltre che della Polizia di Stato, è protettore di molte altre categorie di lavoratori: farmacisti, doratori, commercianti, fabbricanti di bilance, giudici, maestri di scherma, radiologi. Si affidano a lui anche i paracadutisti d'Italia e di Francia.
Il culto dell’arcangelo Michele è di origine orientale, infatti l’imperatore Costantino a partire dal 313 gli tributò una particolare devozione, fino a dedicargli un imponente santuario (il Micheleion) fatto costruire a Costantinopoli. L’arcangelo Michele è citato anche nel Corano, e secondo una tradizione avrebbe provveduto ad istruire il profeta Maometto insieme all’arcangelo Gabriele.
Cosa significa il titolo di "arcangelo"?
Oltre a San Michele, la Chiesa ricorda nello stesso giorno gli arcangeli Gabriele e Raffaele.
La Bibbia rivela le specifiche missioni di ognuno: Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore e Raffaele soccorritore. Il titolo di arcangelo deriva dall’idea di una corte celeste in cui gli angeli sono presenti secondo gradi e dignità differenti. Gli arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele occupano le sfere più elevate delle gerarchie angeliche. Queste hanno il compito di preservare la trascendenza e il mistero di Dio. Nello stesso tempo, rendono presente e percepibile la sua vicinanza salvifica.
QUAL'E' LA FUNZIONE DELL’ARCANGELO ?
La Sacra Scrittura indica le particolari missioni degli Arcangeli: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente.