ERA RICERCATO IN TUTTA ITALIA PER FURTO
Nel tardo pomeriggio di ieri il personale della Squadra Volante del Commissariato di Polizia di Senigallia, impegnato nei servizi di contrasto ai reati predatori, ha tratto in arresto un pericoloso latitante albanese , clandestino, resosi responsabile di un furto ad Ancona.
Il fatto ha inizio nel capoluogo ove ad un certo punto giunge una chiamata al 113 della Questura in cui il titolare di un’azienda denunciava di aver subito il furto di una vettura dall’interno del parcheggio. Il soggetto forniva i dati del veicolo che risultava dotato di un sistema di localizzazione . L’operatore della Questura diramava le ricerche e nel frattempo manteneva il contatto con il derubato che seguiva i movimenti del veicolo rubato che risultava spostarsi in direzione nord.
Ad un certo punto emergeva che il veicolo si stava spostando nell’interno del territorio di Senigallia e, pertanto, il personale della Squadra Volante si portava in zona per intercettare l’auto rubata e bloccarla. Ciò accadeva alcuni minuti dopo, allorchè gli agenti fermatisi ad un incrocio della strada statale adriatica nord, notavano transitare l’auto e si ponevano all’inseguimento.
Gli agenti con difficoltà riuscivano ad avvicinarsi al veicolo e ad affiancarsi costringendo l’uomo alla guida ad arrestare l’auto.
Dopo aver bloccato l’uomo, questi veniva condotto in Commissariato e sottoposto ad ulteriori accertamenti . Da un controllo al veicolo, all’interno venivano trovati numerosi arnesi atti allo scasso, a riprova del fatto che il soggetto fosse dedito alla commissione di furti.
L’uomo, C.S. , albanese, di anni 26, oltre a risultare assolutamente clandestino sul territorio nazionale, risultava essere destinatario di un’ ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Firenze poiché, per condanne pregresse, doveva scontare la pena ad oltre un anno e mezzo di reclusione.
Pertanto, venivano sentite le persone informate del furto all’interno dell’azienda e, ricostruito l’accaduto, il soggetto veniva dichiarato in stato di arresto e condotto in carcere.
Nella mattinata odierna si è tenuta l’udienza di seguito alla quale il Giudice ha convalidato l’arresto e, considerata la gravità dell’azione delittuosa commessa ma anche i precedenti penali dell’arrestato, ha disposto la misura della custodia in carcere ove permarrà anche successivamente, al termine della misura cautelare, in esecuzione dell’ordine di carcerazione fiorentino.