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tenta di portare all'estero merce rubata: arrestato

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arrestato dalla polizia stradale

Nel corso di un servizio disposto dal Comando Provinciale della Polizia Stradale di Alessandria, in località Tagliolo Monferrato (AL), gli Agenti della Sottosezione autostradale di Ovada controllavano un furgone Mercedes Sprinter, con targa francese, alla cui guida si trovava il cittadino tunisino F.A. di anni 57 residente in Francia

Il furgone risultava carico di masserizie ed elettrodomestici e tra questi si poteva rilevare la presenza di un ciclomotore del quale il conducente, pur attestandone la proprietà non era in grado di esibire la relativa carta di circolazione e/o documento relativi all'acquisto.

Gli accertamenti con il Centro di Cooperazione di Polizia e Dogane competente per il territorio francese, consentivano di accertare che il ciclomotore, immatricolato in Francia risultava provento del delitto di furto consumato in data 09.09.2014.

L' Autocarro marca Mercedes invece, immatricolato con la targa francese, appariva provento del delitto di appropriazione indebita. Riguardo ad esso infatti l'interessato esibiva un documento non avente le caratteristiche di un regolare contratto di locazione, stante il divieto espresso dalle società finanziarie alla circolazione dei veicoli di proprietà nei paesi extra-UE dovuta all'impossibilità al recupero degli stessi in caso di cessioni illecite.

Con il veicolo Mercedes con targa francese, inoltre, veniva trasportato il ciclomotore provento del delitto di furto, dalla Francia al Nord-Africa, in transito nella provincia di Alessandria, effettuando quell'operazione di "trasferimento dei beni" di illecita provenienza ipotizzata dall'art. 648/bis del c.p.

Il ciclomotore ed il furgone Mercedes Sprinter sono stati sottoposti a sequestro penale, in attesa delle indicazioni dell'A.G. per la restituzione agli aventi diritto.

Attesi i gravi indizi di colpevolezza a carico di F. A. per l'ipotesi del delitto di riciclaggio, emergendo concreto il pericolo di fuga, atteso che egli non risultava avere una residenza sul territorio nazionale ed era in viaggio per il paese natio potendosi così sottrarre alla Giustizia Italiana, gli operanti si avvalevano della facoltà prevista al comma 2 dell'art. 384 del c.p.p. applicando la misura restrittiva della libertà personale del fermo di P.G., successivamente convalidato dall'A.G. competente.


07/08/2015

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