Arrestata dalla Polizia di Stato
Pochi giorni fa, una pattuglia della Polizia Ferroviaria di Casale M.to, transitando in Viale Cavalcavia, ha notato un uomo di corporatura robusta, di 30/40 anni, e una donna di circa 60 anni che stavano correndo, a distanza di circa 20 metri l'uno dall'altra, in direzione di Viale Piave. Insospettiti da tale azione i poliziotti della Polfer hanno prontamente invertito la marcia del veicolo e seguito le due persone che, nel frangente, erano arrivati ai giardini di Viale Beretta. Raggiunta la donna, gli agenti le hanno chiesto se avesse bisogno di aiuto ma lei, per tutta risposta, ha urlato qualcosa all'uomo e ha cambiato direzione continuando a scappare. L'uomo, udendo l'avvertimento della donna, ha aumentato la già veloce andatura e ha raggiunto un'autovettura VOLVO SW, di colore grigio scuro, che si stava allontanando a forte velocità in direzione di Corso Indipendenza. Gli operatori della Specialità ferroviaria hanno dato tempestivamente l'allarme alle altre pattuglie della Polizia di Stato del Commissariato che hanno raggiunto nuovamente la donna notata pochi istanti prima. La stessa, nel frattempo, era stata bloccata da un uomo, il quale ha riferito ai Poliziotti che, pochi minuti prima, era stato perpetrato un furto nell'abitazione della suocera, una pensionata di 74 anni, e che aveva notato fuggire dall'alloggio proprio la donna che aveva inseguito e fermato. Per tale motivo la fuggitiva è stata condotta in Commissariato, dove, la Squadra Investigativa e la Polfer hanno accertato che la stessa era in possesso di una borsa contenente un portadocumenti con € 960, un libretto postale e 10 scatole contenenti vari oggetti preziosi e di bigiotteria fra cui anelli, collane e bracciali di varia foggia e forma, che risultavano essere effettivamente stati asportati dall'abitazione anzidetta. Contestualmente, la derubata ha denunciato che la donna bloccata dalla Polizia era riuscita ad introdursi in casa con la scusa di controllare i dati della sua pensione e che poi un uomo, suo complice, mentre la falsa incaricata del controllo la distraeva, aveva perpetrato il furto. Accortasi di quanto accaduto la donna aveva dato subito l'allarme provocando l'efficace reazione del genero. Alla luce di quanto accertato sono emersi chiari elementi probatori circa la corresponsabilità della donna nel furto descritto. La stessa, priva di documenti, nonostante ripetuti inviti, non ha declinato le proprie generalità e ha finto non solo di non comprendere la lingua italiana ma anche di manifestare squilibri psicologici. Tutto ciò, probabilmente, al fine di consentire ai propri complici più tempo per far perdere le tracce. La donna è stata pertanto sottoposta rilievi foto-dattiloscopici da parte della Polizia Scientifica al fine di far emergere le reali generalità della stessa che sono risultate essere quelle di una63enne originaria della provincia di Torino, residente a Mondovì (CN), con a carico numerosi precedenti penali per analoghi reati. La donna è stata pertanto arrestata e ristretta presso il carcere di Vercelli. Successivamente l'arresto è stato convalidato ed alla donna sono stati concessi gli arresti domiciliari. La refurtiva è stata completamente recuperata. Sono in corso indagini per identificare i complici della predetta. Si invitano le persone che abbiano subito furti e/o truffe con modalità analoghe a quelle sopra descritte a segnalare al Commissariato di P.S. di Casale Monferrato (AL) se abbiano riconosciuto nella donna arrestata uno dei responsabili del reato.Casale Monferrato (AL), arrestata falsa incaricata INPS
06/11/2014